marry xmas



Vorrei dedicare a chiunque passi da queste parti questa canzone, lo so non sarà proprio una canzone natalizia, ma a me mette allegria e mi porta a pensare ai miei bambini, alla gioia ed all'amore che mi trasmettono ogni giorno e ogni volta che li guardo....

a jacopo e filippo...vi amo mamma

Idee per la cena di Natale /2



Ed ora bisognava trovare qualcosa per il secondo....ma cosa ?

Sempre su Elle ho trovato anche questa ricetta che mi ha intrigato per l'abbinamento con il latte di cocco, tipico forse per una cucina caraibica, decisamente inusuale per noi.
Avendo iniziato con la Vellutata di finocchio e gamberi ci stava proprio continuare con il pesce anche per continuare con i l'abbinamento ai vini bianchi del Collio.
A questo punto però mi sposterei verso la zona della Vipava, finalmente molto agevolmente visto che il confine tra Italia e Slovenija non c'è più,...ed andrei a cercare un vino di Sutor zona Vipava.

Pesce in umido con latte di cocco

ingredienti ::
4 fette di palombo
8 scampi o gamberoni
400 gr di seppie pulite e tagliate a rondelle sottili
2 lime (il succo)
40 ml di olio
4 pomodori di media grandezza spellati e privati dei semi
2 cipolle bionde tritate
4 spicchi d’aglio tritato
225 ml di latte di cocco
1 mazzetto di coriandolo fresco
tritato
30 ml di olio di dende (olio di
palma) facoltativo
sale

Far marinare le fette di palombo per un’ora in frigorifero coperte dal succo di lime. Intanto, in un padella, scaldare 2 cucchiai di olio d’oliva e saltare gli scampi per 5 minuti. Mettere da parte. Nella stessa padella saltare con 2 cucchiai di oliodi oliva le rondelle di seppia e cuocere a fuoco medio per 10 minuti, quindi togliere dal fuoco e mettere da parte. Sgocciolare le fette di palombo dalla marinata e far rosolare in 2 cucchiai di olio di oliva lasciandole cuocere a fuoco vivo 2 minuti per parte. In una casseruola di terracotta, versare l’olio rimanente e far imbiondire a fuoco medio la cipolla e l’aglio. Aggiungere i pomodori, alzare la fiamma e cuocere per 5 minuti. Unire il latte di cocco, il coriandolo fresco tritato e se si usa, l’olio di dende o di palma (sicuramente userò un olio extravergine toscano) . Mescolare, abbassare la fiamma e aggiungere le fette di pesce e le seppie. Lasciar stufare per altri 10 minuti a fuoco basso, poi aggiungere gli scampi e il coriandolo fresco. Insaporire ancora 2 minuti mescolando. Spegnere la fiamma e servire con riso....( io userò un riso basmati )

Il latte di cocco si trova o dovrebbe trovarsi già pronto in lattina o in bottiglie di vetro o in polvere da dilure con acqua, nei negozi di gastronomia internazionale.....a me toccherà andare ad Arezzo o a Siena per trovarlo, anche se forse all'Ipercoop potrebbe esserci...mah, sicuramente più arduo sarà reperire l'olio di palma, ma tanto.... è facoltativo !

Idee per la cena di Natale /1



Non so voi cosa farete durante le feste, io sicuramente me ne resterò nella mia nuova patria ai confini con la Val d'Orcia e la Val di Chiana in terra di Siena.
Passeremo la serata in compagnia di amici e prepareremo ognuno di noi qualcosa da mangiare.
Mi sono messa così alla ricerca di qualcosa di stuzzicante da preparare a cui magari abbinare qualche vino della mia terra d'origine, e quindi rigorosamente bianco, ed ho trovato su Elle questa ricettina che ha stimolato le mie papille gustative.
Su Elle consigliano come abbinamento un vino francese, il Muscadet (o Melon de Bourgogne) prodotto nei dintorni di Nantes in Bretagna, io invece andrei su un Sauvignon magari di Ermacora dei Colli Orientali del Friuli.

E questa è la ricetta per una intrigante Vellutata di finocchi e gamberi.

400 g foglie esterne
di finocchio
4 porri
16 gamberi interi, freschissimi
2 cucchiai olio di oliva
extravergine
1 mazzetto prezzemolo
2 litri acqua


Lavare e mondare il prezzemolo separando le foglioline dai gambi. Lavare e cuocere al vapore le foglie di finocchio per 20 minuti, unendo i gambi di prezzemolo. Nel frattempo, tritare il prezzemolo. Lasciare intiepidire le coste di finocchio e spezzettarle avendo cura di rimuovere gli eventuali fili. Far stufare in una casseruola a fuoco dolcissimo l’olio con i porri tagliati a rondelle per 10 minuti. Unire i finocchi, far insaporire 2 minuti prima di spegnere la fiamma. Lasciar intiepidire e frullare il tutto a lungo per ottenere una vellutata densa. Trasferire la vellutata nella casseruola e se necessario aggiungere uno o più mestolini d’acqua di cottura passata al colino, per ottenere la consistenza desiderata. Sgusciare le code di gambero, inciderle ed eliminare il filo nero, tagliarle in 2 parti in senso longitudinale. Portare la vellutata a bollore, quindi unire le code di gambero e lasciar cuocere per 2 minuti, regolare di sale e pepe, spolverizzare con prezzemolo tritato e condire con un filo d’olio di oliva.

Domani andrò a cercare qualcosa per il secondo........................

Vignon Wine Set




Vignon Wine Set
è un set di accessori per il vino molto piacevole nel design, sicuramente rivolto ad un target maschile così pratico e tecnico senza troppi fronzoli.
Distribuito e prodotto da menu.


Design: Jakob Wagner, Martin Sonne, Torben Flanbaum
Materials: Rubber, synthetic material, stainless steel

segna bicchieri ...



Carina quest'idea di Pulltex, azienda specializzata in accessori per il mondo del vino.
Si tratta di speciali anelli colorati da inserire sul gambo del calice al fine di contraddistinguere i calici ed i rispettivi "proprietari".
Capita spesso infatti, durante cene a buffet cocktails e rinfreschi, di non sapere più dove e quale sia il nostro bicchiere...e magari appropiarsi di quello di qualcun'altro !!!

21 dicembre 2007 cade l'ultimo confine



Il 21 Dicembre 2007 cadrà un muro.
Un muro sottile sottile, ormai consumato dal tempo che ci è passato sopra, scivolando e strusciandocisi in silenzio e senza far troppo rumore.
Si è consumato dal passaggio di piedi e scarpe che hanno lasciato il solco attraversandolo ogni giorno, da mani che l'hanno toccato sfiorandolo, accarezzamdolo, a volte percuotendolo sperando potesse cadere, sparire e dissolversi come se non ci fosse mai stato. Come se quegli uomini che l'avevano eretto non fossero mai esistiti.
Il 21 Dicembre 2007 cadrà l'ultimo confine d'Italia, quel confine nord orientale tra Italia e Slovenija che ha diviso per 60 lunghi anni le persone che vivevano su quelle terre.
In rigoroso silenzio hanno accettato di non poter guardare più fuori dalla finestra di casa e vedere i campi e le colline di quella terra che li aveva visti nascere. In rigoroso silenzio hanno accettato di dover dimostrare di essere per potersi stringere la mano di nuovo.
Il 21 Dicembre 2007 cadrà un muro e speriamo non faccia troppo rumore, speriamo che l'unico rumore che si percepirà sarà quello di una festa, una festa che si allargherà e camminerà sulle macerie di quel muro che ha diviso le persone per troppo tempo.
Festeggeremo con un vino come il Breg di Josko Gravner , un vino proveniente dalla terra di nessuno, un lembo di terra che per molti anni ha chiesto agli uomini che ci vivevano onore alle armi alla patria italiana ed a quella yugoslava.
Festeggeremo ascoltando musica balcanica come quella di Goran Bregovic, mangiando goulash, patate in tecia, cevapcici, yota, gnocchi di susine, gubana, palacinke e strudel.
Pensando alla mitteleuropa che ci ha cullato e sperando che non tornino più i muri tra le persone.

Da ascoltare per fare festa DJ Shantel – alias Stefan Hantel, poliedrico musicista e produttore – “king of the Balkan dancefloor” ::

Shantel & Bucovina Club

Un Rosae per te....ricette speciali di donne speciali.



Girovagando nel mondo del food and wine 2.0, tra food blogger e produttori con qualche marcia in più (ossia internet e la consapevolezza che la comunicazione è importante...!), mi sono imbattuta in questa fantastica iniziativa dal titolo "Un Rosae per te...ricette speciali di donne speciali"

Silvia Maestrelli dell'azienda Villa Petriolo, di cui ne ho già parlato in precedenza qui , nonchè autrice del blog diVinando, ha pendsato bene di coinvolgere alcune food blogger per creare un ricettario ad hoc per il suo nuovo vino, il Rosae Mnemosis.

E queste sono le ricette e le rispettive autrici :

Un Tocco di Zenzero con Terrina di Coniglio e Prugne

l'Osso e la Lisca con Filetto all'Arancia e Pepe Rosa

Il Mondo di Adrenalina con Involtino di Coniglio con Cardoncelli

La Cucina di Adina con Filetto di maiale ripieno di Verza, con salsa di Barbabietole

ll Cuore è una Frattaglia con Timballo di crespelle di mais e broccoletti di rapa con fonduta di pecorino:

Le Curiosità Golose con Il Riso, il Bagoss la pepona e...

Hanno sfornando delle squisitezze per sei cene davvero deliziose in compagnia del nuovo vino di Villa Petriolo il Rosae Mnemosis, un Chianti 90% Sangiovese e 10% Merlot, che ho avuto la fortuna di degustare il giorno della sua presentazione ufficiale in occasione di un'altro evento organizzato dalla vulcanica Silvia, la serata Rosso non è solo un Colore.

Che dire, ... chissà se qualche produttore illuminato avrà voglia di seguire l'esempio di Silvia Maestrelli ... (?)

cavatappi e design



Un gioco di parole, un gioco di forme..semplicità, storia e un tocco di poesia: è il cavatappi perBacco.
Mai nome più simpatico per un cavatappi. Un oggetto sostanzialmente invariato nel tempo, dal design consolidato e che finalmente, ad opera dell’architetto (in questo caso designer) Alberto Opalio , rinasce con una nuova forma morbida ed evocativa. Linee sinuose ed essenziali per celebrare un gesto antico e quotidiano.
Una nuova morfologia che si fonde con le curve della bottiglia e che, facendo leva sulla spalla di quest’ultima, genera un nuovo gesto e garantisce una stabilità maggiore. Le sue forme circolari evoncano una sorta di aureola, una metafora giocosa per sottolineare il prestigio e la bontà del nettare tanto amato da Bacco.
Un progetto italiano al 100%, senza dubbio vincente e nuovo che entrerà in produzuine dal prossimo dicembre…un’ottima idea regalo per natale e per gli intenditori di vini

fonte architettura e design

pininfarina/gancia per una nuova bottiglia




Operazione di co-branding tra Gancia e Pininfarina, due piemontesi doc .
"Gancia/Pininfarina lancia sul mercato un prodotto che veste l’esperienza e la lunga tradizione dello Spumante Italiano autentico con un design di lusso"
Sono tre i nuovi prodotti: Asti Docg Metodo Gancia, Prosecco Extra Dry e Rosé Brut, studiati ad hoc per questo nuovo esclusivo progetto.
Le nuove bottiglie di Spumante Gancia firmate Pininfarina saranno protagoniste nei prossimi mesi di una serie di eventi che vedranno la partecipazione congiunta delle due aziende.

Interessante la linea sinuosa della bottiglia e l'uso dell'effetto satinato nel vetro anche se dal mio punto di vista non le trovo per niente innovative cosa che mi sarei aspettata da una firma come Pininfarina (che devo riconoscere a me personalmente non è mai piaciuto).

Bruttina la grafica per non parlare dei colori scelti per le capsule.....

bicchieri da vino usa e getta... pre riempiti


Per chi si scorda sistematicamente il cavatappi a casa e se ne ricorda puntualmente una volta arrivato sul luogo del picnic, cosa fare?
Quest'estate la compagnia Al Fresco Wines ha realizzato Tulipak, un bicchiere in plastica resistente, sanitario e biodegradabile, sigillato ermeticamente dalla parte alta a mo di yogurt, pieno di South Australian Chardonnay, Shiraz, o rosé sotto l'etichetta Trencherman.

Stando ai dati forniti dalla stessa Al Fresco, la compagnia ha speso ben 500 mila sterline per sviluppare il prodotto appositamente per gli eventi outdoor, dove portare bottiglie e bicchieri di vetro diventa difficile.
I vini provengono dalla Salena Estate nella Murray Valley australiana, un'area conosciuta principalmente per la produzione di vino sfuso.
fonte vino24

Chissà che effetto fa trovarsi questi bicchieri ad un party....magari, se ci si porta dietro una cannuccia ...???

diesel wine


Passa dal settore enogastronomico l'ultima brand extension di Diesel, che ha recentemente presentato a Marostica i primi prodotti della tenuta agrovinicola Diesel Farm, acquisita nel 1994 da Renzo Rosso sulle colline della località veronese.
Sono tre varietà di vino, due di olio ed una di grappa, prodotte con tecniche artigianali e customizzate fino alla stampigliatura diretta sulle bottiglie delle tre etichette, numerate a mano, Rosso di Rosso (Merlot e Cabernet), Bianco di Rosso (Chardonnay) e Nero di Rosso (Pinot Nero). "Quando sorseggi un bicchiere di vino, puoi assaporarne tutte le sottili influenze - ha spiegato Renzo Rosso -. Nel mio vino, come in tutti i prodotti di Diesel Farm, ci sono le cose che amo: le mie origini, la mia terra, le tradizioni che ho appreso da mio padre, tra cui l’antica arte del vino. Questi ingredienti, combinati a tecniche innovative, creano i prodotti unici di Diesel Farm".
Oltre ai tre vini, cui sono dedicati sei ettari della tenuta compresi nella zona DOC Breganze, negli oltre 100 ettari di Diesel Farm sono prodotte anche due varietà di olio e la Grappa di Rosso.

montefiori cocktail e ...



Uno dei pensieri che mi é sempre frullato per la testa è che un buon calice di vino non può essere bevuto senza la compagnia di un buon sottofondo musicale.
Nella mia esperienza nei locali, ad esempio, la musica influiva sull'umore e sul flusso di gente .... una colonna musicale adeguata al momento della giornata portava a dei consumi verso un certo prodotto piuttosto che un altro.

Clark Smith, provocatore dell'industria del vino, sostiene che musiche differenti danno un tocco diverso al vino. E Smith sta sperimentando il tutto. Ci sarebbero quindi musiche adeguata per un certo vino e musiche sconsigliata. Mozart potrebbe andar bene con un pinot noir, male con un cabernet sauvignon e così via. Per saperne di più sulla teoria cliccare qui.

Beh, l'altro giorno mi è capitato di trovare su radioblog una canzone dei Montefiori cocktail, uno dei gruppi di cui ho avuto la fortuna di organizzare il concerto, all'epoca mi occupavo della direzione artistica/design di un locale di pubblico spettacolo, il mood che vuol dire... stato d'animo.



Beh, insomma ....ascoltando questa canzone, che vino ci abbinereste ?

Roshmabo Winery

Roshmabo Winery reality show



Strepitosa la comunicazione che Naomi Brilliant 34 anni giovane produttrice americana e Scott il suo compagno publicist, hanno deciso di adottare per Roshmabo Winery.
Seguendo il filone della pop art ( v. Lichtenstein ), che usava il fumetto come simbolo del mezzo di comunicazione di massa ( ossia uno strumento come mezzo di denuncia contro la società massificata e negatrice dell'individuo ), per Naomi il suo sogno è : 'rendere la cultura del vino divertente e lifestyle'. .... accesibile a tutti e non elitaria.
Comunicazione 2.0 anche sul sito che utilizza diversi strumenti come il calendario eventi free di google, il blog ed i video su you tube.
Fantastica la colonna sonora dei Red Hot Chili Peppers (Minor Thing, il titolo della prima canzone)

che accompagna il video !


Roshmabo Winery

il vino con il potere del sole





In una soleggiata e splendida vallata in Sonoma Country, due winemakers, Christopher Medlock James and Ames Morison hanno voluto costruire la loro winery seguendo i canoni della bioedilizia utilizzando energia rinnovabile e sposando la biodimanica come regola di produzione.

La fonte é inhabitat.com un interessante blog che mi capita di seguire spesso.......

Per chi mastica l'inglese .... ::
In a sunny valley of Sonoma County two winemakers have forged green building, renewable energy and biodynamic agriculture into a bountiful endeavor. Founded in 1998 by Christopher Medlock James and Ames Morison, the Medlock Ames Winery has come to full fruition beautifully with glowing wine reviews and an operation that is now 100% solar powered. The sustainable philosophy of this forward thinking vineyard is entwined in its structures and practices. The winery building, designed by George Riley of Sebastopol, incorporates passive solar design, natural daylighting and natural ventilation.
The owners chose a light colored roof to reduce the building’s cooling energy load. The corrugated roofing provides structural efficiency while allowing minimal support material. A concrete floor provides high thermal mass, helping to reduce temperature swings and cooling demand. The winemaking process housed within uses gravity flow, gentler on both energy usage and the wine itself. The fruit is raised by electric (solar powered) forklifts and follows a natural path to an underground cellar where the cooling system equipment is efficiently sheltered out of direct sunlight.

Around the vineyard sustainability grows everywhere. A series of six solar photovoltaic arrays produce 140,000 kWh annually powering 100% of the business, including vehicles. Of the 335 acres that is owned by Medlock Ames, only 56 acres are used for grape growing - the rest is left in its natural state.

Where viticulture takes root there are no pesticides or fertilizers used. Instead, natural materials fight pests and encourage healthy plants and soil. The solar arrays have even become part of the inviting natural landscape where, Morison notes, “Owls and hawks are often seen perching.” Other farm “employees” include sheep, geese and horses.

In addition to perfecting organic wines in sustainable style, Medlock Ames Winery encourages sustainability in the local community. They recently funded the school garden initiative at West Side School in Healdsburg to help children become skilled and interested in growing their own food. This outreach will expand to bring local school children to the vineyard to see organic and sustainable farming in practice.

Between the reds, the whites and the greenness its difficult to decide the winery’s greatest asset. One easy certainty is that at Medlock Ames everything is produced without compromise.


.......non potrebbe essere un sistema un po' più diffuso ????

"Per le donne il vino non è un momento intelletuale"


Leggo ora su Vino24 questo post ::
Il genere conta? Maschio o femmina? Uomo o donna? Leggendo un articolo di Jeni Port sul giornale australiano The Sydney Morning Herald sembra che il sesso abbia la sua parte. Trevor Croker, direttore marketing della Foster Wine Estate, ha voluto creare un vino espressamente per le donne. La collezione di vini si chiama Early Harvest Wines , creata dopo un sondaggio su un campione di donne tra i 27 e i 40 anni con l'intenzione di indagare che cosa le donne cercano nel vino. Nell'introdurre i vini in un comunicato stampa Croker ha scritto:

"Per le donne il vino non è un momento intelletuale"

Su °_Alice ne ho parlato in diverse occasioni, anzi, °_Alice nasce con il preciso scopo di sbirciare nel mono femminile e sul suo rapporto con il vino, ma questa poi.......

Che voleva dire esattamente Mr. Croker..????

fonte : Vino24

concorso fotografico


Un'iniziativa davvero molto simpatica e carina di questi ultimi giorni nella vinosfera, è quella proposta dall'amico Filippo Ronco su Vinix .

Un concorso fotografico dedicato alla vendemmia 2007, a cui possono partecipare tutti, dalle aziende, ai privati amanti del buon vino, ai dilettanti allo sbaraglio della fotografia...ovviamente non fotografi professionisti !

Lo sponsor del premio è il sito e-commerce Buoniatavola.it di Michele Lamanna che gentilmente ha deciso di sostenere l'iniziativa mettendo in palio una selezione dei migliori formaggi in vendita sul suo sito. Il vincitore del contest fotografico, oltre a veder promosso e pubblicizzato il suo album riceverà direttamente a casa una preziosa scatola contenente :

Mozzarella Di Bufala Campana Dop gr. 1000
Ricotta Salata gr. 300
Caciocavallo Silano Intero DOP gr. 1100
Scamorza gr. 300
Burrino gr. 250
Pecorino Canestrato di Moliterno gr. 500
Cacioricotta gr. 300
Provolone Affinato Fieno gr. 500

La scelta del vincitore sarà decretata da una giuria così composta :

- Massimo Bernardi, blogger per Gambero Rosso
- Sigrid Verbert, fotografa per Gambero Rosso
- Gianni Camocardi, fotografo professionista per Ex Vinis Veronelli

E quindi...in bocca al lupo a tutti i partecipanti, anzi....quasi, quasi ci provo anch'io ;-P

l'anima del vino _ charles baudelaire

"Dentro a questa mia prigione di vetro e sotto i rossi suggelli, verso te sospingo, o caro diseredato, o Uomo, un canto pieno di luce e di fraternità.
So bene quanta pena, sudore, e quanto sole cocente, sopra la collina in fiamme, son necessari per donarmi vita ed infondermi l'anima.
Ma ingrato non sarò, né malefico, ché provo immensa gioia quando nella gola cado d'un uomo usato dal lavoro:
il suo petto per me è una dolce tomba e mi ci trovo meglio che nel freddo delle cantine.
Odi risuonare i ritornelli delle tue domeniche e la speranza che bisbiglia dentro al mio seno che palpita?
Coi gomiti sopra il tavolo mentre ti rimbocchi le maniche, mi vanterai e contento sarai: della tua donna affascinata accenderò lo sguardo; robustezza ridarò a tuo figlio e i suoi colori, e sarò per codesto esile atleta della vita, l'unguento che rafforza i muscoli dei lottatori.
In te cadrò, ambrosia vegetale, grano prezioso, sparso dal Seminatore eterno, perché poi dal nostro amore nasca la poesia che a Dio rivolta spunterà in boccio come un raro fiore."

Charles Baudelaire

manifesto delle pari opportunità in cantina


Leggo ora, sul blog di Silvia Maestrelli proprietaria dell'azienda vinicola Villa Petriolo a Cerreto Guidi nonchè produttrice toscana doc, il manifesto delle pari opportunità in cantina.
.
Promosso da Donatella Cinelli Colombini, ha come obiettivo lo sviluppo ed il riconoscimento delle pari opportunità nel mondo del vino alle produttrici donne.
Verrà firmato il 15 di settembre a Montalcino da tutte coloro vorranno aderirvi ed appoggiarlo, ovviamente sarà riservato alle produttrici DONNE !!
Unico appunto che mi permetto di fare....visto che a noi donne non manca la creatività ed il buon gusto, beh....il manifesto, dal punto di vista grafico, avrebbero potuto studiarlo un po' meglio .

decanter.....nuove frontiere nel design

Vasi ?



Macchée........sono i decanter proposti da Riedel l.
Neri si, perché no? beh, in effetti la scelta sicuramente d'impatto per il nero va a scapito del vino, il cui colore viene oscurato.
Per cui, se proprio l'atto della degustazione vorrà essere fatto seguendo tutti i crismi, allora non si farà altro che passare alla versione in vetro trasparente e poi,....se lo dice Riedel che si può fare.... ;-)

barrique design.....????



Il carissimo Max, di Wino, l'altro giorno mi ha segnalato queste poltroncine, davvero molto carine.....ma, che c'entrano con il vino ???
Qualcuno mi dirà....potevi pubblicarele su interno4 , eh già...in effetti avrei anche potuto parlarne li, ma secondo me era opportuno segnalarle su °Alice_ ...........perchè ????
Perché queste poltroncine sono realizzate da le sedie del torchio , recuperando le barrique che ormai non servono più, quelle piccole botti in rovere che vengono utilizzate per farci riposare i vini, beh hanno una scadenza.
Insomma, qualcuno ha pensato di riutilizzare in modo appropriato le doghe in legno curvato che avevano custodito gli aromi del vino, restituendogli una nuova vita.

...riflessioni a tavola....


MESSY tablecloth
We eat whatever and wherever. We made the meal an activity of fulfilling the hunger.
We have forgotten pleasure of celebrating meals. We do not cook, we do not have time to clean, so we do not mess...
"MESSY" project brings back conception of meeting at the table. Pattern of situation, when meal is an opportunity to spend time together.

Così, AZEdesign descrivono questa curiosa tovaglia.
Una riflessione sulla tavola, e sul piacere di celebrare il momento dell'incontro...a tavola con il cibo e con chi ci fa piacere incontrare.
Questo progetto so chiama "Messy" tablecloth di AZEdesign's , ...... e il vino ????
oOops si è ROVESCIATO :-) ...speriamo non abbia macchiato la tovaglia !!!!!
.....buon appetito in compagnia di questa canzone di St. Germain !!!!

_per ascoltare basta cliccare sulla freccina :-)

rosae Mnemosis di Villa Petriolo



La fiaba delle due rose sorelle…

La storia narra di due rose sorelle una bianca e una rossa, gentili e belle, una fiaba che una nonna amorevole raccontava a due sorelline quando era il momento di coricarsi. Con il suono dolce e carezzevole della sua voce le cullava, facendole sprofondare in un sonno rassicurante e pieno di amore.

Le sorelle crebbero proprio attraverso la forza di questi ricordi così vividi nella memoria, colmi di fantasie, di sogni e di affetto.
Una di loro, Silvia Maestrelli, ha voluto produrre il suo vino proprio nel vigneto delle rose che vedeva tutte le mattine dalla finestra della sua camera. Coronando un sogno di bambina. Lo ha chiamato Rosae Mnemonis, come la mitologica Mnemosis, nata dall’amore di Gea, la madre terra e di Urano, il dio del cielo.

Così comincia la storia di un grande vino. Questo rosso, chianti D.O.C.G, 90% sangiovese e 10% merlot, si presenta con colore rubino chiaro, ciò che incanta e lo rende unico è l’intenso profumo speziato. Si presenta come un vino di grande carattere, con tannini molto equilibrati, setosi e possiede un finale elegante. L’azienda che lo produce, l’Azienda Agricola Petriolo si trova sulle colline tra il Montalbano e il corso del fiume Arno, nel comune di Cerreto Guidi (FI). La produzione è di circa 3500/5000 piante per ettaro. La vendemmia è a metà settembre. Questo vino proprio per la sua struttura importante si esprime al meglio se abbinato a salumi saporiti, primi piatti con ragù di manzo o salsiccia e con carni alla griglia.

Il Rosae Mnemonis è la prova che il vino deve essere il prodotto di grande impegno e dedizione ma soltanto attraverso l’amore e la passione questo acquisterà quelle note evocative che lo renderanno unico.
Anche nell'etichetta e nel packaging del nuovo vino, c'è una particolare attenzione e ricerca nei particolari.
Le bottiglie, infatti, sono avvolte in una velina bianca su cui è stampata la storia di questo vino, come nasce, il ricordo di Rosabianca e Rosarossae le due rose sorelle e della realizzazione di un sogno, quello di Silvia Maestrelli e di come dal vigneto delle rose che vedeva ogni mattina al risveglio dalla finestra della sua camera, sia riuscita a realizzare il suo vino.

Per sapere tutte le novità su questo vino, ma anche sugli altri vini prodotti da Silvia Maestrelli a Villa Petriolo ogni tanto andate a sbirciare sul suo blog
diVINando ......mi piace perchè fresco e spontaneo, si respira tutta la passione che questa giovane produttrice di Cerreto Guidi mette nei suoi vini.....

come cucinare bene il rostbeef all'inglese....

Dopo aver parlato di Roast beef all'inglese da profana....l'amico Stefano Buso, noto critico gastronomico, esperto in tecnologie della ristorazione e comunicazione gastronomica nonchè blogger sull' Espresso con Mangiaeabbina, gentilmente mi ha fatto notare delle imprecisioni nella cottura di questo piatto.
Ed io non ho potuto che gradire i suoi suggerimenti e le sue precisazioni, anche perchè credo che tra cucinarlo....e cucinarlo bene ci siano delle sostanziali differenze.

Pertanto ....ecco il modo giusto per preparare uno squisito Roastbeef all'inglese ::

""_Tutte le carni che debbono essere sottoposte a breve, media o lunga cottura, debbono essere prima sigillate e poi passate al forno.
La sigillatura è una tecnica che consiste nel rosolare ad un’ alta temperatura la carne senza ultimarne la cottura e poi passandola con tutto il fondo di cottura ottenuto al forno. Il pezzo di manzo da cucinare come Roastbeef (taglio intero e ben frollato ) è meglio sigillarlo su una brace o griglia caldissima e poi in forno per c.a. 40 minuti tra i 190° e i 200°.

Bagnare con vino solo dopo 10 minuti ed il vino, non deve essere da frigo; quindi far evaporare. Cosa importante: il pezzo da cucinare è meglio marinarlo dalla sera prima: in una placca da forno o pirofila la carne va aromatizzata con sedano, carote, cipolle, aglio, salvia, rosmarino, alloro, pepe, chiodi di garofano e poco vino…qualcuno mette anche due cucchiai di zucchero. Le stesse verdure delle marinatura vanno usate dopo aver sigillato la carne come fondo.

Appena tolto il pezzo di carne dalla marinatura massaggiarlo con sale e parte della marinatura e poi legare la carne in modo da renderla compatta e resistente alla cottura e iniziare a cucinarlo come descritto sopra. Verso fine cottura con un forchettone provate a vedere se esce la cosiddetta lacrima dal pezzo di carne. Il Roastbeef deve essere ben cotto all’esterno e al sangue internamente.

Fine cottura e demiglace: a fine cottura per non servire l’arrosto con l’olio di cottura; togliere la carne e nella placca aggiungere un po’ di farina 00. Cucinare a fuoco basso per minuti 3, allungando il tutto con un po’ di brodo se lo avete e poi passere il composto al frullatore e quindi al colino. Il sugo di carne così ottenuto sia chiama demiglace.
Alcuni poi aggiungono alcune gocce di Worcester Sauce o un po’ di dado, poco sale e/o del Brandy o Porto. Il liquore usato darà il nome al piatto, ergo, Roastbeef all’Inglese al Porto, al Brandy, al Prosecco._""

Grazie Stefano......
Per leggere gli interessanti post di Stefano Buso :: Mangiaeabbina oppure Edamus di Vinit.net

mangiare all'aperto e vini bianchi ..... sloveni



In estate fa caldo e non si ha voglia di mangiare in casa.
Capita spesso di mangiare fuori, e possibilmente cose fredde.
Il roast beef all'inglese è senz'altro un piatto appetitoso e leggero, da abbinare ad un ottimo vino bianco.
Sicuramente un bianco del Collio goriziano, o perchè no ....del Collio sloveno ( Brda ).
A tal proposito, suggerirei una Ribolla gialla (Rebula) di Klinec.
La ribolla gialla è un vitigno autoctono, quella di Klinec matura in botti di gelso per un anno.
Un vino delicato con una bilanciata acidità, rinfrescante ........

_ricettina ....::
Roast beef freddo con rafano e cetriolini

(per 4 persone)
800 grammi di roast beef di manzo,
una radice di rafano, (kren)
un vasetto di cetriolini sottaceto,
uno spicchio di aglio,
aceto,
zucchero,
olio extra vergine di oliva,
sale

Mettete a rosolare a fuoco vivace in una pentola con uno spicchio d'aglio schiacciato il roast beef in otto cucchiai di olio, quando la carne sarà ben dorata da tutte le parti, togliete l'aglio e ponete il roast beef in forno caldo a 200° per circa 10-12 minuti, toglietelo dal forno e fatelo raffreddare.
Per fare il kren, altro non è che una salsina piccante tipica dell'Austria e di zone dell'Italia come Trieste e Gorizia essendo al confine nord orientale, a parte grattugiate la radice di rafano, aggiungete un po' di olio, quattro cucchiai di aceto ed un pizzico di zucchero, aggiustate di sale e mescolate sino ad ottenere un composto cremoso.
Tagliate a rondelline o a pezzetti i cetriolini che aggiungerete al rafano mescolando bene, servite il roast beef freddo con la salsa a parte ed accompagnate con un calice fresco di Ribolla gialla.

Foto catalogo Tresfood

fattoria san martino

Da quando mi trovo in Toscana, ho avuto modo di vedere posti meravigliosi ed incantevoli, ma anche di conoscere persone veramente interessanti che con passione ed amore fanno delle cose stupende.
Uno di questi posti meravigliosi è la Fattoria San Martino, a 800 metri fuori dalle antiche mura della cittadina di Montepulciano, in provincia di Siena.
Gode di una posizione privilegiata con il panorama che abbraccia tutta la valle, le colline circostanti oltre alla magnifica vista della città e dove vengono svolte le attività agricola/biodinamica ed omeopatica senza dimenticare lo splendido agriturismo con servizio di Bed & breakfast.



Interventi architettonici di restauro che seguono la bioedilizia, hanno fatto si che venissero utilizzati esclusivamente materiali naturali ed ecologici.
Ma la cosa più stupefacente di questo posto è l'armonia che si crea con l'ambiente circostante, fatto di infiniti dettagli che ci riportano al rispetto verso la natura e che si esprimono anche nella scelta di costruire una piscina, anzi no, un Biolago dove potersi tuffarsi in un’acqua totalmente priva di prodotti chimici o riposarsi sotto le fronde di olivi secolari......



Tutti i prodotti della fattoria, che con i suoi 5 ettari produce zafferano, olio extravergine d'oliva, miele, erba medica e cereali, si fondano sul metodo biodinamico/omeopatico.
Gli altri prodotti selezionati dalla fattoria, vini compresi, sono rigorosamente biologici.





per informazioni ::
Bioagriturismo Fattoria San Martino-Via Martiena,3-53045-MONTEPULCIANO Tel.Fax +39 0578 717463

Fattoria San Martino.

etichette, etichette.....etichette vino



Giochino dell'estate.... ::
_Quale etichetta, di queste selezionate, vi piace di più ?
_Quale vi colpisce maggiormente ?
_Quale secondo voi è più in sintonia con il terroir ( fvg ) ?

buon divertimento ......

rosso non è solo un colore...a Villa Petriolo




Il 28 giugno, a Cerreto Guidi in Toscana, si è tenuta la serata di premiazione del premio letterario "I paesaggi del vino" organizzato dall'azienda Villa Petriolo....a cui ho potuto partecipare, grazie al cortese invito della splendida Silvia che da poco ha inaugurato il suo blog diVINando.
Non posso che complimentarmi per la splendida serata, durante la quale i testi dei vincitori sono stati letti pubblicamente e che aveva come tema predominante il colore rosso.
Rosso non è solo un colore....era infatti il punto di partenza da dove far scorrere la serata, per giungere alla presentazione del nuovo vino prodotto da Villa Petriolo, RosaemnemoSIs .

Così viene presentato dal Silvia Maestrelli :
_Il nuovo vino è frutto della selezione dell’uva di un singolo vigneto che ci ha sorpreso per le sue peculiarità e che intendiamo dividere con gli amici di Petriolo.. Il vino ha una spezia e una profondità non comuni, tannini di seta, finale elegante, carattere e razza.
Il vino che nasce ha alle spalle un impegno al ‘femminile’ nel coltivare un sogno.
L’impegno mio e di mia sorella Simona, che tornate nei luoghi dove giocavamo da bambine, è stato quello di dare vita ad un prodotto che porta l’energia dell’amore.
Come una fiaba, come la storia delle due sorelle RosaBianca e RosaRossa, che fa da accompagnamento alla comunicazione del vino._

Veramente una splendida azienda che sa cosa vuol dire fare comunicazione, ma che soprattutto mette la passione e l'amore per i propri vini e per il proprio territorio come punto di partenza imprescindibile.

...ed il packaging dell'acqua ???

Ma si dài....fa caldo, beviamoci un buon bicchierone d'acqua.
Se poi la bottiglia è anche bella da vedere e da toccare, beh, anche meglio no...????

A voi, quale pice di più........????

dal 22 al 25 giugno ... festa del prosciutto di San Daniele



La festa del prosciutto di San Daniele apre la sua XXIII edizione il 22 giugno alle ore 19.00, si tratta senza dubbio di un evento culturale, turistico e gastronomico di rilevanza internazionale.
Dal 22 al 25 giugno l’intero centro storico di questo antico borgo medioevale, nel cuore del Friuli in provincia di Udine, si trasforma in una grande sala di degustazione: le strade di San Daniele ospitano numerosi stands dove degustare il prosciutto friulano, esaltato nel gusto dall’abbinamento con i migliori vini della Regione.
La produzione del prosciutto crudo San Daniele avviene esclusivamente all’interno del territorio comunale di San Daniele.
Le cosce vengono lavorate fresche e devono conservare il tipico zampino, utile per il drenaggio dell’umidità dal prosciutto.
Nel ciclo di produzione la prima operazione è la salatura che viene fatta utilizzando esclusivamente sale marino, seguono il raffreddamento, la rifilatura, la salgione, la pressatura con cui viene conferita al prosciutto di San Daniele la tradizionale forma a violino, poi si continua con il riposo, il lavaggio, l’asciugamento, la sugnatura - fatta con grasso di maiale, farina e in alcuni casi cannella e paprika.
Il prosciutto prima di essere messo in commercio deve stagionara per un minimo di 12 mesi. Alla fine si ottiene un prodotto straordinario, con una eccezionale fragranza, succulenza.
La sua discreta grassezza e sapidità lo consigliano in abbinamento con un vini bianchi di corpo come un Pinot Bianco Doc o un "Tocai" friulano del Collio goriziano .
Se siete di passaggio da quelle parti, consiglio vivamente di andare a fare un giretto.... il programma completo della manifestazione, lo potete trovare QUI su questo blog di viaggi ed escursioni nel nord est d'Italia. Il blog si chiama purple stain e come icona, sull'header del blog troneggia una splendida fiat 500 azzurra ..... non potevo, pertanto, mancare di segnalarlo !!!!

parole e degustazioni ...



Zafferano propone nuovi calici da degustazione perfetti per questa unione: purezza del vetro sonoro superiore, design elegante e, in più, un originale stimolo alla convivialità. Sul piede dei bicchieri, infatti, sono impresse frasi sulla cultura del vino selezionate in modo da creare due collezioni da sei pezzi: Modern Chic e Natural Urban.
Ottimo spunto per sviluppare la comunicazione di un'azienda.........

packaging italiano....



Torno a parlare di packaging, e questa volta però ho voluto spostare lo sguardo verso casa nostra.
Amo in modo incondizionato la Sicilia, terra meravigliosa dai colori intensi.
La natura, in queste terre é generosa di aromi, profumi e sapori....ed i vini che qui si producono sono concentrati, ricchi e stupendi.
Un'azienda che ha saputo e voluto valorizzare il territorio in cui affonda le proprie radici, é senza dubbio la Duca di Salaparuta , che non ha tralasciato nulla del suo territorio nella comunicazione below the line (ossia l'insieme delle attività di promozione, di pubbliche relazioni, di direct marketing )
Il sito offre degli scorci suggestivi ed emozionali del territorio con delle ottime fotografie.
Ma una cosa mi ha colpito particolarmente, un'intera sezione dedicata al packaging offre ai visitatiri una scelta veramente completa di confezioni molto, molto ben curate, con cui trasportare e custodire i vini dell'azienda.

i francesi, sanno come farsi amare dalle donne....



Un po' di tempo fa, mi è capitato di parlare di comunicazione rivolta al target femminile,QUI e QUI ossia di come a volte, sia interessante vedere come certe aziende decidano di investire parte della loro produzione al mercato "rosa".
Mai niente di più facile che dirottare una bottiglia di champagne veso il mondo donna.
In effetti, il packaging della bottiglia di Piper-Heidsek ha ingolosito anche me....una borsettina trasparente color rosso-fucsia, con i manici in corda ed il logo del brand stampato in oro....una delizia, veramente carina.
Per non parlare, poi, dello champagne Moet & Chandon tutto vestito in rosa, dall'etichetta al packaging.
E' vero anche che non basta vestire un vino di rosa per renderlo appetibile alle donne, ma lo champagne è pur sempre champagne....e può vestirsi come gli pare, perchè tanto alle donne piacerà sempre _ ;-)

happy hour : americano



Ok, è l'ora dell'happy hour....e, non ci si può dimenticare di un grandissimo brand, che ha fatto dell'aperitivo made in italy, un must...:: il Martini !!!
Grande il Martini cocktail, ma uno dei miei aperitivi preferiti è senza dubbio l'Americano.
Semplicissimo da preparare, ma di...Vino.
Da gustare in compagnia di speciali figer food !!!

Ecco come si prepara un ottimo Americano :
Il più apprezzato e il più storico degli apertativi miscelati. Imperdibile, in qualunque occasione, se non si ha voglia di bere vino !

COME PREPARARLO:
Metà Bitter Martini e metà Martini Rosso in un bicchiere ghiacchiato (con mezza fetta d'arancia e una buccia di limone). Da aggiungere, una spruzzata di selz.

Da bere in compagnia di....

Buon aperitivo.

[per ascoltare...cliccare sulla freccia...]

Montalcino.....



Ed ora, vorrei dedicare a tutti questo bellissimo paesaggio, che ho attraversato questa mattina, ascoltando una delle mie canzoni preferite.................................



[per ascoltare, basta cliccare sulla freccia...buon ascolto]

pane al pane e vino al vino



OK, mi ero ripromessa che non l'avrei fatto....non sarei caduta nella tentazione di scendere a compromessi con la polemica...e invece lo faccio !!!
Si, lo faccio, perchè trovare il proprio nome stampato su una rivista della portata di "D" di Repubblica....associato ad una finta polemica, beh....è un pochino fastidioso.
Eh già sui blog se ne dicono di tutti i colori...tutti vogliono categorizzarli e rinchiuderli dentro schemi precisi e preconfezionati :: bisogna fare così, bisogna essere colà...etc. etc. ma dàiiiiiii....

Beh, l'articolo in questione si trova su "D" di Repubblica n.544 del 14 aprile, e la giornalista (una professionista..), tale Chiara Dino cita ::

" .....L’enorme successo del fenomeno comincia a preoccupare gli addetti ai lavori tanto che qualcuno ha iniziato ad affilare le armi per partire al contrattacco. In testa ai detrattori della food blog mania c’è proprio Slowfood che ha recentemente intitolato un articolo di Luigi Fenoglio sul tema:Professionisti allo sbaraglio (si trova sul sito della rivista Sloowfood numero 23).
L’obiettivo del servizio è quello di ridimensionare il successo delle recensioni online, con il loro bacino d’utenza planetario. Sul banco degli imputati, per fare qualche esempio, ci sono il sito di Marco Grassi (www.imbottigliatoall’origine.blog.spot.com) e quello di Elisabetta Picotti (www.aliceilvino.blogspot.com) [i link sono sbagliati, perchè gli indirizzi corretti sarebbero :: imbottigliatoallorigine.blogspot.com di Marco Grossi, non GrAssi e aliceeilvino.blogspot.com ] introdotti nella polemica come non addetti ai lavori e quello di Sigrid Verbert su www.cavolettodibruxelles.it ......"


Per la cronaca, l'articolo a cui fa riferimento è QUESTO, un bellissimo articolo scritto da Luigi Fenoglio sulla rivista Slowfood, e pubblicato sul blog di Slowfood, Chiacchiere di vino e cucina , ... da leggere e trarre le conclusioni.
Io personalmente, le mie le ho già tratte.....ossia che è tanto facile scrivere CA°°ate, citando fonti che non sono nemmeno state lette.....chissà che sarebbe successo se le avesse pubblicate su un blog.....:: anzitutto, l'avrei saputo grazie ad un link (e non grazie agli amici che ti avvisano....), ci sarebbe stato il link all'articolo citato così che chiunque avrebbe potuto confrontarlo, e poi ci sarebbe stata la possibilità di fare i commenti....o NOOOOO ????

nero d'avola di Planeta per disegnare ideogrammi giapponesi



A proposito di Giappone, in questo momento è in atto, a partire dal 19 marzo, la "Primavera Italiana"....senza dubbio, la più grande manifestazione mai promosssa dall'Italia in Giappone, dove il nostro bel paese offrirà una vetrina abbastanza ampia, spaziando dall'economia ( nota dolente..?) alla cultura e dove non mancheranno i nostri prodotti enogastronomici.
ln questo contesto, il maestro Yoshikawa, uno dei massimi esponenti della calligrafia artistica giapponese considerata un’altissima forma d’arte, creerà il “kanji” (l’ideogramma) di Primavera e vergherà un poema utilizzando il nero dell’inchiostro giapponese, il bianco dei petali di ciliegio e il rosso del “Santa Cecilia” di Planeta, azienda che rappresenta senz'altro una bella fetta della nostra stupenda Sicilia (ebbene si, lo ammetto....amo la Sicilia !!!!).
La scelta dei materiali per la creazione dei colori hanno precisi significati simbolici per la cultura giapponese, ed utilizzare il rosso intenso del Nero d’Avola è il tributo del Maestro alla Sicilia, della quale si è innamorato dopo avere partecipato al “Viaggio in Sicilia”, un progetto per l’arte e il territorio ideato nel 2004 da Planeta che vede coinvolti diversi artisti di fama nazionale ed internazionale.
L’opera sarà realizzata alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Francesco Rutelli dell’Ambasciatore italiano Mario Bova e di oltre 500 ospiti.

wine marketing....made in jap




Chi sarà mai questo famoso sommelier Joe Satake ???
Beh, è un’eroe dei fumetti (manga) e, grazie a lui, l’azienda californiana “Jensen”, produttrice del Pinot nero Calera, da anonimo nome della costa centrale, negli Stati Uniti, è diventata una dei marchi più venduti in Giappone.
La gente fa la fila fuori dalle enoteche per poter avere il suo vino e le esportazioni attuali verso il Giappone coprono oltre il 23% della loro produzione con una media di 7.000 casse all’anno.
Gli importatori non riescono a contenere le domande visto che le sue scorte si esauriscono in due, tre settimane !!!
Un modo per comunicare sicuramente vicino ai giovani, che in questo caso ha trasformato un pinot nero qualsiasi nel pinot nero preferito dal nostro eroe dei fumetti....MITICO, noooo...????

vino e birra ... per le donne




Questa notizia, che arriva diretta da ICE Amsterdam, mi ha fatto ripensare al post di un paio di settimane fa, a proposito di comunicazione specifica rivolta ad un target di clientela di sesso maschile o a quello femminile.
Da studi di mercato, si evince che le donne consumano solo il 15% della birra consumata complessivamente in Olanda e solo un terzo delle donne che consumano alcolici bevono birra.
Poiché la vendita di birra cala a un ritmo dell'1% circa all'anno, Heineken ha deciso di investire in un nuovo mercato target: le donne.
Così. da questa settimana la multinazionale con sede ad Amsterdam ha introdotto la prima birra "al femminile": si chiama Wieckse Rosé, ed è una birra leggera, color rosa, con un sapore dolce e fruttato.
Con l'introduzione di questa birra e campagne pubblicitarie su riviste femminili la Heineken cerca di raddoppiare nei prossimi dieci anni le vendite di birra alle donne.
Non c'azzeccherà molto con il vino, ma certo è che anche noi donne abbiamo i nostri gusti, ben diversi da quelli maschili....lo stesso (o quasi) dicasi per il vino ;-)....o nooo ????

padEllata di pollo allo zenzero e traminer del trentino



Colgo l'occasione, con questa padellata di pollo, di inaugurare una piccola rubrica dal titolo (assai banale), :: piccolo vademecum per abbinare il vino al cibo....o il cibo al vino...", in cui ho voluto raccogliere delle facili e semplici indicazioni, su come e quali vini accompagnare alle nostre pietanze.
Questa gustosa padellata di carne, mi è stata suggerita da Natalie, una delle mie fotografe di food preferite, dell'agenzia Aubergine che ha sede a Milano e Parigi.
Per prepararla, mi è stata suggerita questa ricetta ::

1,5 kg di petto di pollo
• un cucchiaio di farina
• olio extravergine d'oliva (preferibilmente....vero olio extravergine, che non sarebbe quello da 4,00 euro del supermercato..)
• sale
• zenzero in polvere
• salvia
• maggiorana
• erba cipollina
• succo di limone

Preparazione
Tagliare il petto di pollo a pezzetti e condirlo con lo zenzero in polvere, la maggiorana, la salvia e l'erba cipollina tritati.
A questo punto, infarinarlo un pochino, e mettetelo in una padella, con un po di olio, sale e gli aromi e fate cuocere a fuoco medio.
A metà cottura aggiungere un altro po di zenzero in polvere e circa 1 cucchiaio di succo di limone.
Terminata la cottura, va servito bello caldo accompagnato da un ottimo vino bianco secco, come ad esempio un Traminer del trentino, ottimo anche per accompagnare antipasti a base di pesce e primi con verdure.
Da servire ad una temperatura di 10° circa.
Va' beh, lo so....nella foto si vede chiaramente che c'è un vino rosso, e come la mettiamo ????
Beh, come ho sempre detto, io sono per le sperimentazioni e per le libertà di pensiero, per cui, se qualcuno amasse solo vini rossi....beh, perchè no ?

comunicazione...

Tra uomini e donne ci sono dellle sostanziali differenze...hemm, beh questo credo che lo sappiamo tutti.
Ma questa diversità si esprime in diversi contesti e situazioni, come ad esempio questi ::



Ora, °_alice nasce con il preciso scopo di rivolgersi ad un pubblico femminile, attento ad altri meccanismi della comunicazione, ed attratto spesso da un packaging ben preciso, da nomi accattivanti e da etichette intriganti e ben disegnate e questo, i buyer lo sanno bene

vino:: comunicazione diversa per uomini e donne.....



[...non che io voglia portare l'acqua al mio mulino, ma è bene ricordare che la comunicazione è importante, a seconda del segmento di mercato a cui ci si VUOLE rivolgere...]

decanter :: nuove tendenze


Nuove tendenze nello style dei decanter.
Ormai delle prime donne durante la degustazione dei vini importanti.
Fanno perte, anch'essi, di quel rituale che accompagna la degustazione di una bottiglia di vino rosso, non giovanissimo, che necessita di respirare un pochino ed ossigenarsi dopo aver trascorso diverso tempo chiuso nel suo involucro.
Un rituale che conferisce all'atto di avvicinare il calice alla bocca, un suo momento di particolare importanza.....l'attesa, il rispetto per un prodotto che ha atteso tanto prima di potersi esprimere, ed infine la curiostà di verificare se ne valeva la pena di aspettare ...
Questo decanter, prodotto da Italesse, è veramente un bellissimo oggetto, molto particolare, per accompagnare questo rituale diVINamente

paesaggi del vino 2007 :: il premio letterario di villa petriolo



Come ho già detto in alcune occasioni, a proposito di eventi legati al mondo del vino, ribadisco che siano indispensabili per creare una corrispondenza con il territorio.
Lo ha capito molto tempo fa Giannola Nonnino, con il suo premio letterario, ormai di fama internazionale, e mi fa piacere leggere che una bellissima azienda, con sede a Cerreto Guidi, nel Chianti, abbia indetto il 1° bando del premio letterario “Paesaggio del vino 2007“.
Sul sito di "Villa Petriolo", si possono trovare tutte le informazioni, ma anticipo già che si tratta del primo di una serie di manifestazioni incluse nel progetto.
Il concorso è promosso dall'azienda vitivinicola Villa Petriolo, con il patrocinio del Comune di Cerreto Guidi, del Circondario Empolese Valdelsa, delle Terre del Rinascimento, delle associazioni Fondazione Città Italia e Dimore Storiche, Terrafelix, e la collaborazione della Regione Toscana.
Scopo del concorso, appunto, quello di scoprire e promuovere opere inedite di autori italiani e stranieri, esordienti o già affermati, per racconti scritti in lingua italiana, incentrati sui temi della cultura vitivinicola uniti a più ampie suggestioni connesse al paesaggio, alla storia, all’arte del nostro Paese.
Termine ultimo di presentazione dei manoscritti, il 30 aprile 2007....tute le informazioni sul sito dell'azienda .:: Bando premio letterario "paesaggio del vino 2007"
Ben vengano queste iniziative, che servono e contribuiscono a valorizzare e promuovere i territori e la cultura vitivinicola italiana, ricca di tesori da scoprire.

io sono questo....Josko Gravner



O.K., torniamo a parlare di produttori friulani, anzi, isontini, anzi no, del Collio, inteso come territorio che abbraccia Italia e Slovenjia.
E ci torniamo, parlando di un mito, ormai già laggenda, un uomo che per amore della sua terra, e del suo vino ha combattuto contro i mulini a vento, andando contro quelli che erano diventati, ormai, gli standard (=omologazione del gusto) nella produzione in campo enologico (e non solo).
Josko Gravner é un produttore di San Floriano del Collio, in provincia di Gorizia, che ha voluto "sperimentare la tradizione"....
Spieghiamoci meglio, Gravner, ha sempre cercato nella sua arte, di ritornare al passato, di riscoprire gli antichi sapori e gli antichi sistemi di vinificazione, viaggiando fino nel Caucaso, per andare a recuperare le anfore in terracotta, che lì vengono prodotte, per farvi riposare i suoi vini, prima di imbottigliarli.
Il vino che ne uscirà, sarà un prodotto stupefacente, per nulla omologabile con quello che si può trovare in commercio, dal colore ramato, ed in bocca delicato e sorprendentemente persistente.....gran vino, da bersene veramente più di un calice ;-)
Ma non era questo quello di cui volevo parlare, bensì dell'etichetta dei vini Gravner.
Sorprendentemente corrispondente con il prodotto e con chi il vino lo produce.
Non so chi l'abbia realizzata, non so di chi sia stata l'idea di metterci quella vigna, la più vecchia di tutte le vigne di Gravner, ma senz'altro chi ha impostato la grafica e la comunicazione, ha colto nel segno, rappresantando nel modo migliore quel vino, quell'azienda, quell'uomo !!!
E questa, è Comunicazione............


° Adatto ad antipasti saporiti, con carni bianche e zuppe, si fonde straordinariamente con i formaggi caprini stagionati. Breg è da servire a 12-14 gradi in ampi calici da vino rosso. È un vino importante, di carattere unico, come il suo vigneron.