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“A glass of Sicily”





“A glass of Sicily” , il video tutto siciliano che sta facendo il giro del web, ci invoglia a scoprire cosa vuol dire assaporare un bicchiere di Sicilia.
Il video, infatti, sotto forma di un “manuale d’uso emozionale”, ci mostra le diverse fasi che precedono la degustazione di un bicchiere di vino attraverso suggestive  immagini e metafore, in un incantevole alternarsi di forme e cromatismi, profumi e sapori, suoni e sensazioni.
Firmato Tasca D’Almerita, storica azienda vinicola siciliana, e realizzato dalla viral media company Mosaicoon, rappresenta l'isola come un vero e proprio continente al centro del Mediterraneo: un territorio dotato di un immenso patrimonio artistico, paesaggistico e culturale, in un perfetto connubio tra uomo e natura.
Una descrizione approfondita e, al tempo stesso, sorprendente della Sicilia, che scorre attraverso i suoi luoghi e personaggi più caratteristici frutto di questo profondo intrecciarsi di arte, cultura, tradizione e natura, che da sempre contraddistingue l’isola.
In questo video il messaggio è che  non si tratta semplicemente di un vino siciliano, ma un di vino fatto di Sicilia.

Vino e cioccolata....bianca



Avevo voglia di qualcosa di lussurioso come solo il cioccolato può essere ....e così è saltata fuori questa mousse al cioccolato bianco .

/per farla servono solo...

200 g cioccolato bianco
4 uova
2,5 dl panna

Bisogna tritare grossolanamente il cioccolato e fonderlo a bagnomaria in 1 dl di panna.
Si separano i tuorli dagli albumi e si tengono da parte.
Ora bisogna incorporare delicatamente i tuorli al cioccolato fuso, mescolando con una frusta perché non si formino grumi. Spegnere e raffreddare. Montare il resto della panna e incorporare alla crema di cioccolato bianco. Unire al composto ottenuto gli albumi, montati a neve con un pizzico di sale. Travasare delicatamente la crema in piccole ciotole monoporzione o meglio ancora in bicchierini in vetro traparente e raffreddare in frigo per 6 ore circa. ....mangiare !!!

E con il cioccolato bianco che vino ci si può abbinare ?
Un Marsala, vino siciliano di lunga tradizione che viene ottenuto da uve autoctone siciliane quali il Nerello Mascalese ed il Pignatello, potrebbe starci bene .

focaccia alle acciughe in compagnia di un bianco siciliano



Un aperitivo stuzzicante ? Perchè no...ora è prassi chiamare tutti quei piatti che puoi / devi mangiare con le mani, con il nome di finger food, insomma quelli che poi se non ti lecchi le dita...godi solo a metà ;-)
Beh, un piatto tipico della cucina italiana indicatissimo per qualsiasi tipo di aperitivo o buffet è la focaccia, da condire a piacimento, ma un classico è proprio la focaccia alle acciughe ancor più indicata come piatto da aperitivo perchè molto salata è, quindi, un connubio perfetto con l'happy hour.

Da preparare ascoltando ::


ingredienti ::

400 g farina di grano tenero “00”
200 g semola di grano duro
25 g lievito di birra
150 g acciughe sott’olio
12 pomodorini ciliegia
origano secco
un pizzichino di zucchero
olio extravergine d’oliva

Innanzi tutto si comincia con il far sciogliere il lievito in una tazza con 1 dl d’acqua tiepida, 2 cucchiai d’olio e un pizzico di zucchero. Setacciare le farine e raccoglierle a fontana, aggiustare di sale e versare nel centro il composto di lievito. Mescolare con le mani e lavorare bene la pasta, aggiungendo altra acqua tiepida o farina se necessario, fino a renderla elastica. incidere a croce, ungere con un filo d’olio, poi coprire con un foglio di pellicola trasparente e un canovaccio. Lasciare lievitare per un’oretta. Lavorare velocemente la pasta lievitata, stenderla in una teglia rotonda unta d’olio e lasciare riposare in luogo tiepido ancora per un’altra ora circa.
A questo punto accendere il forno a 200 gradi e farcire la pasta con i pomodorini e le acciughe. Spolverare di origano e granelli di sale grosso e far cuocere il tutto in forno per 45 minuti circa, finché risulta ben dorata.


Se mi capitasse l'occasione, mi piacerebbe mangiarla in compagnia di un vino siciliano come L' Etna bianco superiore. Un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Catania.

colore: giallo paglierino molto scarico con riflessi verdognoli.
odore: profumo delicato di frutto.
sapore: secco, lievemente fresco, armonico.

Attenzione di pulirvi bene le dita dopo averle leccate....altrimenti resterebbero i segni delle vostre impronte unte sul calice....e la cosa non sarebbe troppo carinaaa :-)

packaging italiano....



Torno a parlare di packaging, e questa volta però ho voluto spostare lo sguardo verso casa nostra.
Amo in modo incondizionato la Sicilia, terra meravigliosa dai colori intensi.
La natura, in queste terre é generosa di aromi, profumi e sapori....ed i vini che qui si producono sono concentrati, ricchi e stupendi.
Un'azienda che ha saputo e voluto valorizzare il territorio in cui affonda le proprie radici, é senza dubbio la Duca di Salaparuta , che non ha tralasciato nulla del suo territorio nella comunicazione below the line (ossia l'insieme delle attività di promozione, di pubbliche relazioni, di direct marketing )
Il sito offre degli scorci suggestivi ed emozionali del territorio con delle ottime fotografie.
Ma una cosa mi ha colpito particolarmente, un'intera sezione dedicata al packaging offre ai visitatiri una scelta veramente completa di confezioni molto, molto ben curate, con cui trasportare e custodire i vini dell'azienda.

nero d'avola di Planeta per disegnare ideogrammi giapponesi



A proposito di Giappone, in questo momento è in atto, a partire dal 19 marzo, la "Primavera Italiana"....senza dubbio, la più grande manifestazione mai promosssa dall'Italia in Giappone, dove il nostro bel paese offrirà una vetrina abbastanza ampia, spaziando dall'economia ( nota dolente..?) alla cultura e dove non mancheranno i nostri prodotti enogastronomici.
ln questo contesto, il maestro Yoshikawa, uno dei massimi esponenti della calligrafia artistica giapponese considerata un’altissima forma d’arte, creerà il “kanji” (l’ideogramma) di Primavera e vergherà un poema utilizzando il nero dell’inchiostro giapponese, il bianco dei petali di ciliegio e il rosso del “Santa Cecilia” di Planeta, azienda che rappresenta senz'altro una bella fetta della nostra stupenda Sicilia (ebbene si, lo ammetto....amo la Sicilia !!!!).
La scelta dei materiali per la creazione dei colori hanno precisi significati simbolici per la cultura giapponese, ed utilizzare il rosso intenso del Nero d’Avola è il tributo del Maestro alla Sicilia, della quale si è innamorato dopo avere partecipato al “Viaggio in Sicilia”, un progetto per l’arte e il territorio ideato nel 2004 da Planeta che vede coinvolti diversi artisti di fama nazionale ed internazionale.
L’opera sarà realizzata alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Francesco Rutelli dell’Ambasciatore italiano Mario Bova e di oltre 500 ospiti.

contessa entellina


nella foto di nataly cadavid garcia ci sono anch'io :-)

Vino ed olio, in Sicilia, sono da secoli due colonne portanti dell' economia agricola di quest' isola meravigliosa.
Patrimoni oltre che culturali e storici, sono la straordinaria varietà e ricchezza che i prodotti di questa terra hanno... aranci, mandarini, limoni, fichi, pistacchi, mandorle....e poi ancora salumi, formaggi, e dolci...ma anche pesci...aiuto,.... dire Sicilia è dire tutto, tutto ciò che bocca desidera.
L' altro giorno infatti, la mia bocca desiderava mangiare qualcosa di fresco e così, presa dall' ispirazione di una ricetta siciliana, sono andata a cercarmi in un supermercato all' ingrosso di mia fiducia, il trancio di tonno da affettare con l'affettatrice...insomma, lo affetti come un prosciutto :: fantastico, no?
Avevo in mente di fare un piatto semplicissimo con le fette di tonno, un trito di capperi di Pantelleria ed acciughe ... olio extravergine di oliva ( ma olio vero...), sale e pepe, il tutto guarnito con foglioline di misticanza ed una spruzzata di mandorle.
Così sono tornata di corsa a casa, e presa dall' entusiasmo per il piatto ho detto :: beh, ci vorrebbe un buon vino ....;-)
In effetti da queste parti il vino non manca, mi basta aprire la finestra per scontrarmi con una vigna...però questa cosa della Sicilia, mi intrigava.... avevo delle bottiglie di Donnafugata tra cui un bianco :: il Chiarandrà del Merlo composto da uva Chardonnay raccolte in vendemmia notturna ( intrigante, no?) in agosto, e da uva Ansonica raccolte in settembre e vinificate separatamente...altra cosa curiosa :: il nome della doc :: Contessa Entellina.
Il nome deriva da un comune situato nella provincia di Palermo : il comune di Contessa Entellina in cui vengono prodotti diversi vini utilizzando principalmente i vitigni Ansonica (Inzolia), Grillo, Chardonnay, Syrah, Grecanico, ... ma anche altri vitigni internazionali
Curiosa anche la strana coincidenza di donne... :: Donnafugata e Contessa Entellina... a questo punto mancava solo un nome femminile al vino ( veramente buono, fruttato, avvolgente)...che però ha una bellissima e raffinata etichetta raffigurante guardacaso una ... donna
Un' ultima cosa...da citare assolutamente quest'azienda per come si muove nel campo della comunicazione :: sito, eventi, immagine...tutto assolutamente perfetto, manca solo una cosa a questo punto....un blog ;-)