beviamoci il... profumo ???



Indubbiamente il packaging è importante per poter posizionare bene un prodotto.
Ovviamente anche le bottiglie di vino rientrano nella categoria di prodotti su cui potersi sbizzarrire al fine di renderle più accattivanti all'occhio del consumatore, infatti c'è chi si concentra sull'etichetta, chi sulla forma della bottiglia, chi sulla confezione .... tutto per cercare di vestire al meglio il proprio prodotto.
Beh, a volte capita di incontrare cose molto belle e raffinate, mentre a volte ci troviamo per le mani una bottiglia con un'etichetta terrificante.....mai fino ad oggi, però, mi sono trovata una bottiglia di vino nella confezione di un prodotto dedicato all'estetica.
Eppure c'è chi ha deciso di puntare tutta l'immagine su due vini, uno bianco ed uno rosso, che sembrano proprio due bottigliette di eau de toilette....ma non solo le bottiglie, tutta l'immagine del brand, sito completo, sembra quella di un profumo !!!!
Entrando nel sito, ci si trova tutto quello che uno si aspetterebbe di trovare entrando nella maison di uno stilista di moda e non si capisce bene però, chi produce questi due vini, e se, svitando il tappo, venga voglia di berseli o di spruzzarseli !!!

xmas time


montepulciano e pienza







....ho trovato casa !!!!

centro storico di arezzo...il paese delle meraviglie




sedie da barbiere dei primi del '900 accanto a lampadari di cristallo e cornici del '700




la leggerezza del ferro...




piazza grande, si specchia sulle vetrina di un antiquario



la vasca dei miei sogni...

week end



Finalmente si parte, un paio di giorni da dedicare alla scoperta di un territorio meraviglioso.....
Per lavoro, per piacere, ma forse anche per dare una svolta alla mia vita.
Nei prossimi giorni, un reportage di tutto ciò che i miei occhi hanno potuto vedere.

Chi indovina dove andrò..... ???

tragedia di calici da vino

copas de vino teta dream

degustazioni fashion





realm dekor propone questi vestitini molto frivoli per calici da vino very cool....!!!
Io li ho trovati veramente carini e spiritosi, da indossaare in qualche occasione particolare, magari per una cena a tama ...!!!

alice e il vino by arioch design




Per il giorno del mio noncompleanno, la bravissima illustratrice Giulia Barbieri di arioch design , ha voluto dedicare ad Alice e il vino questa sua fantastica visione.
..... Alice ringrazia anche per il Bianconiglio, il quale non ha saputo trattenersi e, dopo essersi dato alla pazza gioia, oggi si sente un po' stanco.... ;-)

vino dei blogger #1 :: primitivo donna marzia



Ripreso dall'iniziativa americana "Wine Blog Wednesday", nata oltre Oceano nel settembre 2004, ecco una versione very Italy proposta da Marco di Imbottigliato all'origine.
Il tema proposto per questo numero 1 era :: Vini comprati al supermercato a meno di 5 euro, da uve autoctone, in purezza.
Sono così andata nel super più fornito per quanto riguarda l' assortimento vini che c'è dalle mie parti [ Iper Coop ], e mi sono diretta verso la zona vini.
Non sapendo esattamente cosa scegliere mi sono orientata seguendo le regole del visual merchandising, ed il mio occhio è caduto, in maniera più o meno consapevole, su un'etichetta tutta nera che metteva in evidenza i caratteri bold in bianco, indicanti la dicitura "DONNA MARZIA primitivo".
Il Primitivo poi, conosciuto anche nel resto del mondo con il nome di Zinfandel, l'avevo asaggiato solo due volte un po' di tempo fa e mi era piaciuto ... ho deciso così di prenderlo, pagandolo 4,85 e poi sono rimasta colpita dall'indicazione, sulla retro etichetta, dell'indirizzo internet che rimanda al sito aziendale.
L'azienda che lo imbottiglia e lo commercializza è Conti Zecca di Leverano, in provincia di Lecce.
Tappo in sughero birondellato e dicitura :: contene solfiti in retro etichetta, con una breve descrizione del vitigno ed abbinamenti gastronomici suggeriti.
Bevuto in compagnia di una bistecca cotta alla piastra, e, seguendo il metodo di valutazione di Hugh Jonson, mi sono fermata a mezzo calice ..........

Dom Pérignon by Marc Newson



L'ultima trovata della mitica casa produttrice del Dom Pérignon, è un contenitore in edizione [...ovviamente...] limitata firmato Marc Newson.
Si tratta di una glacette colore verde fluo oversize.
Marc Newson è un designer australiano a 360° di fama internazionale che vanta al suo attivo innumerevoli progetti, in grado di spaziare dalle pentole [Tefal] agli aerei [ il Kelvin 40, jet biposto], passando dalle tavole da surf, agli abiti casual.
Bellissima, trasgressiva, ironica.....ovviamente in edizione limitata, forse già un oggetto di culto.
Prezzo di partenza, 1000 euro........peccato, mi sarebbe piaciuto comprarla !!!!

some music ::

montevetrano


:: da bersi in compagnia di ::


"Il Montevetrano" è un vino rosso igt Colli di Salerno composto da Cabernet Sauvignon 60%, Merlot 30% e Aglianico Taurasi 10% . Nasce a pochi chilometri da Salerno nell'azienda agricola Montevetrano di Silvia Imparato.
Ormai un must dell'enologia italiana, il Montevetrano ha contribuito indubbiamente alla crescita esponenziale che i vini campani hanno avuto in questi ultimi 10 anni.
Un'idea, un sogno di alcuni amici, la meravigliosa Silvia Imparato e l'enologo Riccardo Cotarella, a dar vita ad un vino unico, meraviglioso.
Quasi impossibile trovarlo, sarà perchè ogni anno viene gratificato con il massimo del punteggi su tutte le guide (n.b.: 3 bicchieri gambero rosso '93-'95-'96-'97-'98-'99-'00-'01-'02-'03...), sarà anche per la politica commerciale aziendale, e perchè ovviamente ormai è una garanzia, e quindi viene già prenotato ancor prima di uscire.
Beh, allora posso considerarmi fortunata ad aver avuto il privilegio di assaggiarlo, grazie al regalo di un amico grande apassiionato che ci ha portato una bottiglia del '99.
Stupendo, dal color rosso rubino intenso, in bocca strepitoso ed interminabile....profumi di frutti rossi e poi, morbidissimo.
Gran vino veramente, non c'è che dire.
Etichetta molto semplice ed elegante, con un segno delicato di uva e pampini. A dimostrazione che un grande vino non ha bisogno di vestiti esagerati e chiassosi, come anche la comunicazione aziendale sul web è garbata e puntuale con la presenza anche di un forum, unico appunto, entrando ci si aspetta di trovare più immagini e fotografie in particolare delle bottiglie .

calici : variazioni sul tema ...





Ok, è dissacrante....ma sicuramente provocatoriamente divertente !!!

:: proposto da
  • 5.5 design
  • belondrade y lurton



    Un vino bianco spagnolo, da uva verdejo varietà autoctona della Castilla.
    Un bianco atipico rispetto ai vini italiani; si ispira ai vini bianchi della Borgogna, fermenta in barrique ed é adatto ad invecchiamento, infatti la sua evoluziona continua per sette, otto anni ed anche più.
    L'altra sera, in compagnia di amici, abbiamo stappato una bottiglia del 1998, imbottigliata nel 2000 e, con grande meraviglia e stupore dei commensali, beh si è rivelata meravigliosa...morbido ed elegantissimo, da bersene volentieri più di un calice !
    Un'altra cosa da segnalare, l'immagine !
    L'etichetta, di uno splendido color arancio con i caratteri molto pulititi ed un galletto stilizzato vestono la bottiglia.
    La cassa in cartone arancio lucido non passa inosservata, e, all'interno uno stampato descrittivo dell'azienda con una foto in bianco e nero ed il logo che si intravede dietro una carta da lucido leggermente opaca....uno spettacolo da conservare.
    Il tutto molto semplice e assolutamente armonioso e piacevole, risultato :: un'immagine aziendale coordinata e coerente nella sua semplicità

    russell crowe e, un nuovo film sul vino



    Dopo il successo di "Sideways", stà per uscire un altro film dedicato al vino....questa volta in terra di Francia.
    L'attore premio Oscar Russell Crowe ha presentato a Roma il nuovo film di Ridley Scott, A good year (in Italia con il titolo Un amore per caso), in cui interpreta un uomo ricco e senza scrupoli, che all'improvviso si trova proprietario di una tenuta vinicola in Provenza, ereditata a causa della morte dello zio Henry.
    Un viaggio tra vigneti e degustazioni, ma soprattutto un percorso a ritroso alla riscoperta del proprio passato.
    Il vino come metafora della vita, nel senso che ogni cosa ha il suo momento e bisogna rispettarne i tempi.
    Visto in quest'ottica, il titolo in lingua originale, "A good year" ( Un buon anno ) è sicuramente più azzeccato....
    qui si può leggere una piccola intervista.

    Lily Bollinger



    " I drink it when I'm happy and when I'm sad.
    Sometimes I drink it when I'm alone.
    When I have company I consider it obligatory.
    I trifle with it if I'm not hungry and drink it when I am.
    Otherwise I never touch it unless I'm thirsty."

    Lily, nickname di Elizabeth Law de Lauriston Bonbers, sposata con Jacques Bollinger nel 1923.
    Dopo la morte del marito, si è fatta carico dell'azienda nonostante le circostanze e la guerra non le rendessero il compito facile.
    Questa donna, grazie alla sua professionalità ed alla volontà di ferro, viaggiando in tutto il mondo e promuovendo il brand è riuscita a riportare alla prosperità l'azienda e ad aumentare l'estensione dei vigneti.
    Senza sosta, seguiva la produzione in ogni momento, dalla vigna, dove era facile trovarla in sella alla sua bicicletta ai rapporti commerciali
    La sua impronta ha lasciato un segno indelebile nella storia della Bollinger, ma anche nella regione dello Champagne.

    Sarà che le donne amano lo Champagne, ma alcune, ne hanno scritto la storia.......

    spumantiere very cool



    Perchè i secchielli per il ghiaccio davono essere necessariamente in acciaio ...?
    Decisamente troppo formali e seriosi, non adatti a tutti gli ambienti.
    C'è un'azienda in Italia che produce accessori per il mondo del vino, accessori che spaziano dai bicchieri ai cavatappi o tirebouchon che dir si voglia, che ha fatto del design il suo cavallo di battaglia.
    I prodotti sono oltre che belli, molto resistenti e non a caso i suoi calici sono diventati i calici ufficiali alle degustazioni del Franciacorta.
    Italesse, produce queste spumantiere in acrilico trasparenti o colorate....e si prestano ad infiniti usi, perchè se avete finito il vino, beh, potete usarle per rendere l'atmosfera un po' più intrigante.

    tirebouchon ...


    Cavatappi, cavaturaccioli, apribottiglie, levatappi ... sarà che il francese è una lingua molto elegante, ma tirebouchon è veramente un bel termine per indicare quell'attrezzo che solitamente viene usato per stappare le bottiglie.
    Se poi è anche un bell'oggetto, come in questo caso prodotto da Rosendahl, allora il rituale [inutile negarlo, perchè di un rito si tratta] che ruota attorno all'apertura della bottiglia diventa ancora più appagante.
    L'acciaio satinato sotto i polpastrelli mentre si accingono a compiere quella "sacra" azione che ci permetterà di scoprire, una volta levata quella capsula cilindrica che lo protegge, se il vino è ancora sano e se ha mantenuto i suoi aromi...o se invece si è perso, è finito o sa di tappo.
    Un bell'oggetto, pulito, molto elegante e di classe ... molto maschile, anche se quando l'ho visto ho provato un'irrefrenabile desiderio di toccarlo !
    In ogni caso, dietro il banco di un wine-bar farebbe la sua bella figura e renderebbe il "rito" molto più appagante per il cliente ... sempre che anche a quest'ultimo non venga voglia di toccarlo e magari metterselo in tasca !

    :: interno4 ::



    E' nato :: interno 4 ::
    Dove parlare di :: oggetti :: design :: life style :: bar&c style :: interior decoration :: insomma, l'altra parte di me.

    salmone affumicato, rucola e tocai...friulano



    Aaah, il salmone....
    Fin da piccola, quando andavo a pescare con mio nonno, ho sempre provato una grande simpatia per i pesci, tant'é vero che quando li pescavo poi cercavo sempre di liberarli.
    Il che non ha mai fatto di me una grande pescatrice, ma tanto ero giustificata dal fatto di essere piccola e soprattutto femmina.
    I salmoni, oltre ad avere delle carni buonissime, si prestano ad un'infinità di piatti e ricette grazie anche al fatto che si possono affettare come il prosciutto.
    L'altra sera con amici, abbiamo festeggiato la "morte" del Tocai (anche se per me resterà sempre tale) e la nascita del Friulano .
    Infatti, dopo anni di battaglie gli ungheresi hanno vinto, e così si terranno il loro buon Tokaj alla faccia nostra.
    Due vini che non hanno niente a che vedere l'uno con l'altro :: uno dolce e liquoroso, l'alto secco delicato e leggero.
    Dunque, alla fine ha prevalso il nome Friulano, ed a me personalmente non piace ....avrei preferito molto di più "Jacot" ( tocai al contrario) proposto da un grande produttore come Radikon, sarebbe stato divertente e soprattutto ironico.
    Insomma, il salmone Tocai, che ce l'ha messa tutta per risalire la corrente e tenersi stretto il suo nome d'origina, non ce l'ha fatta....chissà se questo Friulano riuscirà a farsi strada nel risalire il corso del fiume (dalla sua avrà anche alcuni milioni di euro di contributi da spendere per farsi strada....)
    Insomma, per concludere propongo un bel letto di rucola, un paio di fette di salmone, dei cetriolini, erba cipollina ed un buon calice del vino della Mitteleuropa :: il Tocai

    bicchiere di ghiaccio



    A proposito di design....ho scovato per caso questo innovativo calice di....ghiaccio.
    Prodotto da un semplicissimo fabbricatore di ghiaccio, si chiama icydrink.
    Lo so, non è adatto al vino, ma sicuramente rappresenta un ottimo spunto per far pensare al design abbinato al mondo del food and beverage.
    Esiste un sito, o meglio una corrente di pensiero, ed anche una scuola chiamata Food Design, dove esplorare questo aspetto emergente al fine di poter vedere il cibo come argomento di ricerca.
    Gli alimenti come i prodotti di Design nascono per soddisfare un'esigenza dell'uomo.
    Obiettivo primario è la diffusione della cultura di progetto in campo Enogastronomico e Agroalimentare.


    peperoni e malvasia del lazio



    ....Quando vado al mercato, se c'è una cosa a cui non riesco proprio a sottrarmi nell'acquistarla...beh, sono i peperoni.
    Adoro i loro colori sgargianti che emergono dai banchi dei baracchini del mercato.
    Così li compro, per poi ritrovarmi a cucinare peperonate varie che immancabilmente mangerò quasi solo io ...
    L'atro giorno però, non avevo molta passione di dedicarmi alla peperonata, così ho deciso di utilizzare un sistema molto facile e sbrigativo :: Peperoni alla piastra :)
    Così ho preso i miei peperoni, li ho lavati e messi sulla griglia .. una volta bruciacchiati non ho dovuto far altro che spelarli e tagliarli a listarelle, il tutto completato da sale, aceto (poco), aglio e filetti di alici.
    Ora, bisognava trovarci il vino giusto....e cosa se non una Malvasia Bianca del Lazio ?
    La Malvasia del Lazio, appartiene alla stessa famiglia delle malvasie di cui ne ho già parlato a proposito della Malvasia Istriana, ed è da sempre coltivata sulle colline vulcaniche romane, nel cuore del comprensorio della zona di produzione del Frascati DOC.
    E' un ottimo vino bianco di colore giallo dorato, dal sapore elegante e dagli intensi profumi

    calici sexy ...



    Come avrò già detto, .... l'ho detto ??? ... , beh non importa .... Insomma, essendo anche arredatrice ed occupandomi di locali (di diversi generi e tipologie :: ma questo é un'altro discorso) , non posso fare a meno di far cadere la mia attenzione verso certi aspetti come il design, l'immagine e ovviamente l'oggettistica che ruota intorno al mondo del vino.
    Oggi vorrei parlare di un calice veramente curioso che mi é capitato di trovare su un portale di commercio on line americano.
    Non é un bicchiere da vino, bensì da Cognac, pura combinazione di funzionalità e ... piacere.
    Fatto apposta per essere tenuto in una mano, al fine di riscaldare la bibita contenuta al suo interno, senza stelo, insomma... ricorda il seno di una donna.... una cosa per uomini che amano viziarsi un pochino, magari accompagnando il Cognac con un buon sigaro seduti davanti al fuoco di un caminetto acceso.
    Sono prodotti dall'azienda danese Normann Copenhagen e disegnati da Rikke Hagen

    un calice di ... codici a barre



    Un paio di giorni fa, mi è capitato di imbattermi in una cosa veramente curiosa.
    Avete presente i codici a barre? quelli che si trovano ormai appiccicati su tutti, o quasi, i prodotti che abitualmente compriamo, solitamente all'interno di grandi magazzini o supermercati ?
    Beh, ora hanno anche una veste grafica.
    L'indicazione al sito che li propone l'ho trovata su polkadot, un blog che parla di design, ed il sito in questione è bar code revolution, un gruppo di jap che ha lanciato quest'idea strepitosa....offrire codici a barre personalizzati :-)
    Andando a vedere il sito, mi sono trovata di fronte ad un'infinità di varianti, divise per generi....andando alla voce °food and beverage, però ne ho trovato uno che ovviamente non poteva passare inosservato :: il codice a barre in veste di calice da vino.
    L'idea mi è piaciuta molto, anche perchè solitamente in Italia non è visto di buon occhio il codice a barre sulle bottiglie .... così, però, potrebbe essere almeno simpatico, se inserito in modo non troppo invasivo sulla retroetichetta ... ovviamente su vini riservati al canale della GDO, dove la gestione delle scorte di magazzino è gestita tutta con i lettori di codici .

    iBar

    ibar


    L'alro giorno su Aristide, sono rimasta letteralmente folgorata da quest'idea ...... insomma, per una come me, che di banconi bar ne ha disegnati....beh, la tentazione di scaricarmi questo video è stata .... incontenibile ;-)

    Buon divertimento

    prosciutto carsolino e malvasia istriana



    La Malvasia è un vitigno assai diffuso in molte regioni d'Italia: tutte produzioni abbastanza limitate per territori e quantità ed i vini ottenuti sono molto diversi, basti pensare alle siciliane Malvasie Passite delle Lipari o a quelle sarde della Planargia. Sono vini che non si somigliano per niente anche se originariamente provengono da uno stesso ceppo, che nel tempo, su terreni e con climi estremamente diversi hanno sviluppato caratteristiche proprie.
    Pertanto quando si parla di Malvasia, è sempre meglio precisare di che Malvasia si tratta....
    Beh, sarà perchè per me è abbastanza facile trovarla, ma la Malvasia Istriana è un vino che mi piace assai....si è diffuso e viene prodotto in tutta l'area dell'Adriatico che lambisce le coste della Slovenija e della Venezia Giulia (in particolare del Carso e dell'Isonzo), dai riflessi verdognoli e dal profumo finemente aromatico con sentori di albicocca e mela cotogna.
    L'altro giorno ho voluto preparare un piatto facile facile che si sposa divinamente con la Malvasia....l'avevo assaggiato in Slovenija, a Medana, sul versante sloveno del Collio goriziano chiamato Brda nello splendido agriturismo dell'azienda Klinec.
    Sono delle fette di prosciutto crudo carsolino (è un crudo che viene prodotto nella zona del Carso sia sloveno che italiano), diverso dal Parma e dal San Daniele perchè più salato e molto saporito.....insomma, le fette devono essere tagliate grosse e poi a julienne ed adagiate su un letto di misticanza e dell'ottimo pecorino istriano dolce...condite e mangiate
    Questo piatto può essere proposto sia come antipasto che come secondo.....io l'ho preparato come piatto unico... :))

    foto di nataly cadavid garcia

    arrivano i super calici...



    Scorrazzando un po' in giro, ho deciso di andare a dare un'occhiatina sul blog del Gambero :: In Vetrina di Emanuela Camignani .... mi piace molto, perchè tratta argomenti da me tanto amati quali.....design, food&wine design e cose belle in genere.
    La mia attenzione è caduta su un calice dalle straordinarie capacità a resistere agli urti.....ed alle accidentali cadute.
    I calici sono fatti con un materiale chiamato kwarx, studiato e prodotto dall'azienda francese Arc International
    A quanto dicono, sembra che i calici in questione possano essere lanciati a terra senza subire nemmeno un graffio:::...:::::.....una vera manna per il budget dei gestori di enoteche e ristoranti, dove la voce calici incide non poco.... ;-)

    rosa champagne



    La maison francese Veuve Clicquot (www.veuve-clicquot.com) ha commissionato all'istituto Future Concept Lab di Milano, in occasione del lancio del suo Champagne Ponsardin Rosé, una ricerca per scoprire quali diverse valenze ha il colore rosa in ogni paese.
    Da questa ricerca é emerso che, se per i francesi il rosa fa percepire l’eccellenza, per gli americani è il simbolo del consumismo (anche se per me, americani+rosa+consumismo non ci stà proprio...mah...)...per gli inglesi il colore della provocazione, per gli spagnoli del paradosso, i tedeschi lo associano all’omosessualità.
    Per il 64,8% degli italiani il rosa è tipicamente femminile e per il 31% un colore pass-partout.
    Ma a prescindere dal lancio rosa del fantastico Veuve Cliquot Rosé, la cosa che mi ha entusiasmanto maggiormente é l'attenzione che la maison francese rivolge al pubblico femminile .... e come potrebbe no farlo, considerando che Barbe-Nicole Ponsardin, Madame Clicquot, è la “Grande Dame “ della Champagne.
    Lo scorso anno si é festeggiato il bicentenario dell’ascesa di Barbe-Nicole Ponsardin alla guida dell’azienda di famiglia, avvenuta nel 1805, quando era appena ventisettenne. A dispetto dello scetticismo generale, la giovane Madame Clicquot sfruttò le proprie doti per trasformare la modesta Maison de Champagne da lei ereditata in un’azienda di fama mondiale, senza dimenticare le proprie responsabilità in seno alla famiglia e alla comunità.
    Grande successo commerciale dell’epoca, lo Champagne Veuve Clicquot diviene presto un mito, “le vin roi”, celebrato da letterati e poeti. Non a caso, Madame Clicquot è ricordata come La Grande Dame della Champagne grazie al suo motto: “Una sola qualità, la migliore”..!
    Anche il sito aziendale é un'inno alla femminilità, veramente molto gradevole e raffinato nel design...inoltre, si può trovare un importante richiamo al mondo femminile con uno spazio riservato al "Business Woman Award"....:)

    sparkling :: cosmopolitan


    Oggi in macchina il termometro sul cruscotto segnava 42°.......... uff.....uff.....
    Beh, non c'è che dire....fa caldo !
    In effetti è assolutamente normale, siamo in estate....come in autunno è normale che piova ed in inverno che faccia freddo....almeno in questa parte del globo, nooo?
    Non sopporto quelli che si lamentano sempre delle condizioni climatiche.....anche se in effetti, beh ... fa caldo !
    Così non si ha molta voglia di bere vino, almeno fino ad una certa ora della giornata....e quando viene sera, non c'è niente di meglio di un cocktail leggero e fresco, possibilmente fruttato.
    Uno sparkling delizioso che arriva direttamente da New York è il Cosmopolitan, lanciato alla grande dallo strepitoso serial televisivo "Sex and the city".
    A dire il vero si chiama Royal Cosmopolitan e si prepara shakerando una parte di Absolut Citron Vodka, mezza parte di Cointreau, una parte di succo di mirtillo rosso ed alcune gocce di succo di lime........si completa con Champagne....(in alternativa un Franciacorta......ma potrebbe starci anche un Prosecco :) ).... dissetante.....da bersi in compagnia di amiche, o amici...

    Bellissimi con l'uva



    Una delle cose che mi ha sempre suscitato curiosità....é la vinoterapia alias :: una una full immersion all’insegna dell’uva e dei suoi estratti, utilizzati come prodotti cosmetici...
    Come dire... se vi avanzano le vinacce sappiate che il mondo é pieno di signore, signorine disposte a tuffarsi in tini di legno (e dove sennò ?) riempiti di uva per poter essere o diventare miracolosamente più fighe !
    La vinterapia, guardacaso, nasce in Francia dove son più furbi...ora però viene proposta anche da noi in molte beauty farm o spa e stabilimenti termali.
    Chi la propone sostiene che i preziosi componenti dell' uva, applicati su viso e corpo depurano, idratano, levigano, tonificano la pelle, esposta così facilmente ai danni ed alle insidie del tempo.
    Che le proprietà dell' uva siano note si dall'antichità é cosa nota, infatti gli acini sono ricchi di calcio, fosforo, polifenoli e flavonoidi (che svolgono un’azione idratante, levigante ed antiossidante) nonché di acidi organici (malico, tartarico, glicolico), dall’elevata proprietà schiarente (un vero e proprio peeling naturale!).
    L'idea da non scartare, secondo me, è quella di aprire le proprie cantine (mi riferisco alle cantine delle Aziende Vinicole...non a quelle di Casa....) anche a questo tipo di iniziative, al fine di veicolare l' immagine aziendale attraverso percorsi turistici alternativi e sicuramente di grande impatto turistico...c'è chi l'ha già fatto con ottimi risultati ... "B is B" nooo?
    I prodotti di bellezza nati grazie all' uva possono comprendere creme, shampoo, balsami per i capelli...ed ulteriori biznez
    Alla fine, comunque, se dopo aver speso un sacco di soldi in vinoterapia nelle spa le signore/ine o i signori non saranno contenti dei risultati.... beh, a quel punto non resterà altro da fare che scolarsi il tino di immersione per dimenticare ....
    E come dise Gianni Agnelli :: investite in vino, mal che vada potrete sempre bervelo ;-

    foto di :: giando ::
    ...grazie ;-) ....

    cattedrali del vino : Gae Aulenti a Campo di Sasso


    Qualità del vino e linearità delle forme.
    Sarà il nuovo progetto per Lodovico, Piero Antinori, il nipote Nicolò Marzichi Lenzi, assieme a Umberto Mannoni.
    Insieme, lanciano da Campo di Sasso, tenuta di 70 ettari a un paio di chilometri di distanza dal viale di Bolgheri, un progetto di proporzioni epocali. Per vincerlo si sono affidati all’esperienza di una delle figure indiscutibilmente più prestigiose dell' architetura mondiale : Gae Aulenti
    Il suo progetto è stato studiato per creare il minimo impatto ambientale e farà da contraltare a quella realizzata nella tenuta Petra, pochi chilometri a sud, su progetto dell’architetto Mario Bòtta: la prima sarà discreta e appena visibile, la seconda è tanto bella quanto evidente.
    Il marchese Lodovico Antinori, lìder maximo dell’ennesima, nuova avventura imprenditoriale della dinastia vinicola più famosa d’Italia, vuol ripetere i fasti di Ornellaia, sua ex-creatura, ora nelle mani dei “rivali” Frescobaldi (dopo essere passata anche nelle mani dei Mondavi).
    I vini prodotti saranno tre rossi (Insoglio del cinghiale, Pino di Biserno e Biserno) adatti a ogni fascia di mercato (almeno così vogliono assicurare ;-)
    I lavori della nuova cantina si concluderanno nel 2007.
    Il progetto per Antinori, è la prima volta di Gae Aulenti nel vino, ma sembra che avrà un bassissimo impatto ambientale, con il locale degli uffici unica sporgenza sulla collina che degrada, un disegno del terreno, un edificio dal minimo impatto visivo.
    Insomma, sarà un progetto minimalista, ma un minimalismo atto a salvaguardare l'ambiente, un' opera non invasiva che sicuramente non stuprerà il paesaggio ma ne entrerà a far parte. Dopotutto una cantina serve a lavorare un prodotto della terra, l’uva.
    Insomma, quando vogliamo noi italiani sappiamo come farci riconoscere...qualità, bellezza, genialità e raffinatezza...ed una grande donna come Gae Aulenti

    Ultima cosa che devo segnalare, anche se abbiamo vinto i mondiali contro i francesi...beh, l'enologo guardacaso è...
    Michel Rolland ... e questi sono solo alcuni dei suoi clienti....;-)
    Francia: Château L'Evangile, Château Clinet, Château Pavie, Château Monbousquet, Château Pontet-Canet, Château Léoville Poyferré, Château Lacombes, Château Le Bon Pasteur, Château Bertineau Saint-Vincent, Château Rolland-Maillet, Château Fontenil, Château La Grande Clotee, Château Angélus, Château Clos de la Tour, Château La Garde, Château Belgrave, Château De Valandraud, Château Kirwam, Chateau Troplog Mondot, Château La Dominique, Château Grau Mayne, William Pitters (di Bernard Magrez)
    Italia: Tenuta Campo di Sasso, Tenuta dell’Ornellaia, Tolaini
    Spagna: Marqués de Cáceres
    Ungheria: Château Megyer
    Stati Uniti: Robert Mondavi Winery, Araujo Wine Estate, Harlan Estate, Franciscan Estate, Merryvale Vineyards, Simi Winery, Staglin Family
    Cile: Salentein, Casa Lapostolle do Chile
    Argentina: Etchart San De Pedro Yacochuya, Clos de los Siete
    Sud Africa: Rupert & Rothschild, Fredericksburg, Veenwouden

    Aaah, les italiens.....

    contessa entellina


    nella foto di nataly cadavid garcia ci sono anch'io :-)

    Vino ed olio, in Sicilia, sono da secoli due colonne portanti dell' economia agricola di quest' isola meravigliosa.
    Patrimoni oltre che culturali e storici, sono la straordinaria varietà e ricchezza che i prodotti di questa terra hanno... aranci, mandarini, limoni, fichi, pistacchi, mandorle....e poi ancora salumi, formaggi, e dolci...ma anche pesci...aiuto,.... dire Sicilia è dire tutto, tutto ciò che bocca desidera.
    L' altro giorno infatti, la mia bocca desiderava mangiare qualcosa di fresco e così, presa dall' ispirazione di una ricetta siciliana, sono andata a cercarmi in un supermercato all' ingrosso di mia fiducia, il trancio di tonno da affettare con l'affettatrice...insomma, lo affetti come un prosciutto :: fantastico, no?
    Avevo in mente di fare un piatto semplicissimo con le fette di tonno, un trito di capperi di Pantelleria ed acciughe ... olio extravergine di oliva ( ma olio vero...), sale e pepe, il tutto guarnito con foglioline di misticanza ed una spruzzata di mandorle.
    Così sono tornata di corsa a casa, e presa dall' entusiasmo per il piatto ho detto :: beh, ci vorrebbe un buon vino ....;-)
    In effetti da queste parti il vino non manca, mi basta aprire la finestra per scontrarmi con una vigna...però questa cosa della Sicilia, mi intrigava.... avevo delle bottiglie di Donnafugata tra cui un bianco :: il Chiarandrà del Merlo composto da uva Chardonnay raccolte in vendemmia notturna ( intrigante, no?) in agosto, e da uva Ansonica raccolte in settembre e vinificate separatamente...altra cosa curiosa :: il nome della doc :: Contessa Entellina.
    Il nome deriva da un comune situato nella provincia di Palermo : il comune di Contessa Entellina in cui vengono prodotti diversi vini utilizzando principalmente i vitigni Ansonica (Inzolia), Grillo, Chardonnay, Syrah, Grecanico, ... ma anche altri vitigni internazionali
    Curiosa anche la strana coincidenza di donne... :: Donnafugata e Contessa Entellina... a questo punto mancava solo un nome femminile al vino ( veramente buono, fruttato, avvolgente)...che però ha una bellissima e raffinata etichetta raffigurante guardacaso una ... donna
    Un' ultima cosa...da citare assolutamente quest'azienda per come si muove nel campo della comunicazione :: sito, eventi, immagine...tutto assolutamente perfetto, manca solo una cosa a questo punto....un blog ;-)

    5 cose 5

    Confessions in Groups of 5

    Anche se non c'entra molto con il vino ... il primo MeMe è sempre il primo e visto che sono stata invitata dalla carissima ballera ... non ho potuto rifiutare !

    -5 cose nel mio freezer:

    ° 1 confezione dei mitici bastoncini del capitano ... quelli famosi a cui ci hanno assuefatto ai tempi dell' asilo ai quali Filippo non rinuncerebbe MAI ( secondo me le cuoche degli asili vengono pagate per crearci queste forme di dipendenza )... e nemmeno io visto che quando non so cosa cucinare ... oplà :-) ... bastoncini ???
    (la mamma è sempre la mamma !) e così io passo da eroina e me l' asciugo con un giro nel forno
    ° 1 confezione dei mitici soffricini... mi ricordano tanto quando io e mia sorella potevamo mangiare davanti alla tv guardando "SuperGulp" e poi Goldrake ( si scrive così ?) ... e tanto piacciono a Jacopo ... eh si ... la mamma è sempre la mamma ...
    ° 1 confezione di minestrone surgelato ... dopo tutto queste fritture ogni tanto ci vuole anche un po' di vegetables...e poi libera la mia coscienza :: la dieta ? quando decido di cominciarla basta 1 settimana intensiva di minestrone :-)
    ° 1 sacca ghiaccio ... non si sa mai
    ° 1 pack di ragù ... con tutti 'stì uomini in casa ... è obbligatorio quindi meglio organizzarsi

    -5 cose nel mio armadio:

    ° 2 minigonne di quando avevo 10 anni in meno ... non le metto più da quella volta... ma mi ricordano che se proprio un giorno riuscissi a dimagrire potrei sempre provare a vedere come mi stanno... a volte illudersi serve!
    ° 1 vestito da sera ... non si sa mai ... anche se per il momento direi ... mai!
    ° collezzione di cappellini di tutti i tipi ... occupano solo spazio ma non riesco a resistere ... se mi piacciono :: li compro!
    ° un sacco pieno di roba che non metto più da anni e che continuo a portarmi appresso perchè non ho il coraggio di liberarmene ... ogni anno mi riprometto che lo farò ... ma quel sacco continua a restare lì ...
    ° un paio di scarpe con il tacco a spillo che non ho mai messo, ma il mio orgoglio mi impone di conservare perché forse un giorno ce la farò ... insomma ci riescono pur tante non sarò mica da meno, noooooo ?

    -5 cose nella mia macchina:

    dire MIA é un'esagerazione... é la macchina di tutti ... quindi :

    ° le cartine delle merendine e dei succhi di frutta che i divoratori di prodotti surgelati di cui parlavo prima, seminano sistematicamente e puntualmente in giro ... a nulla serve incazzarsi... e quindi ogni volta che entro in machina ripenso a l'unica frase che mi riporta in una dimensione reale :: non esiste soluzione...? >>> non esiste problema ... così mi rilasso e riverso le mie energie su altro !
    ° i peli che Ettore lascia in giro ... ( Ettore è un bulldog inglese ) e siccome lui vuole partecipare agli eventi della famiglia non si può fare a meno di portarselo appresso
    ° palle, palline e giocattoli vari... comprese le mie che ogni volta che salgo in macchina cominciano a girare ... poi faccio il solito training autogeno e tutto passa
    ° penne, penne, penne ... poi capita che ti servono e non ne salta fuori nessuna... mah
    ° post-it appiccicati un po' ovunque ... per ricordarsi che non ti ricorderai mai di fare certe cose e quando te ne ricordi é troppo tardi

    -5 cose nella mia borsa:

    ° sigarette
    ° caramelle
    ° accendino ( a volte )
    ° telefonino
    ° trucchi ... non si sa mai ;-)

    Vorrei invitare queste persone ...ok, come dice la ballera se volete bene, altrimenti .... pazienza ;-)))

  • viola melanzana
  • Violacea
  • marketingdelvino
  • Slawka
  • peso piuma
  • Rosso fragola
  • imbottigliato all' origine
  • Marco
  • il pranzo di babette
  • Kiaretta

    p.s.:: per Marco, se la borsetta non ce l'hai non importa ... puoi sempre parlare della scrivania ;-)

    grazie ballera

    al collo ... una bottiglia


    Bottiglie numerate, a tiratura limitata, rare a volte rarissime e dai prezzi inacessibili ... ora anche preziose veramente, ossia da conservare in cassaforte!
    Forse quando , nel 1668, il giovane monaco Pierre Pérignon prese i voti in qualità di cantiniere presso l’Abbazia benedettina di Hautvillers sulle colline occidentali della Marne, il suo obiettivo era di rendere prospere le risorse dell’abbazia, a partire dai suoi vigneti e così fece.
    All’epoca aveva 30 anni e certamente, dopo il duro lavoro nei campi, le fatiche e l'imbarazzo perchè non riusciva a capire come mai i suoi vini facessero saltare i tappi...si rese conto che quel vino era speciale ma sicuramente non capì che quel vino avrebbe conquistato il mondo e che sarebbe diventato un'icona del lusso... chiamata champagne.
    Sicuramente non si sarebbe aspettato di vederlo in una bottiglia d'oro !
    La lussuosa bottiglia di Dom Pérignon Vintage 1998, a tiratura limitata e firmata dallo stilista e fotografo Karl Lagerfeld, sarà venduta in Italia esclusivamente in UNA gioielleria di Milano.......andranno a ruba ?
    Probabilmente se avete water e rubinetti in oro massiccio tempestati di diamanti non potete assolutamente perdervela, eh no proprio non potete perdervela !

    AAA.cercasi : logo per wine blog association

    Udite, udite ... cercasi volenteroso creativo, grafico, pubblicitario....o semplice volenteroso disposto ad offrire prestazione gratuita ( o quasi) per ::

    creazione logo per la Wine Blog Association

    Offresi in palio una bottiglia di Barolo 2001, Schiavenza, Serralunga che andrà all’ideatore del logo scelto offerta dal nostro caro amico Fiorenzo alias Diario Enotecario
    Il logo va inviato all’ email della WBA.
    Non c’è ancora una data di scadenza ma alcune proposte sono già pervenute, pertanto… se siete interessati ... Kreate, Kreate, Kreate!

    wbA :: wine blog association


    Ok, ok...ebbene sì :: alla nascita della wine blog association c'ero anch'io !
    Devo ammettere che é stata una bellissima esperienza, ho conosciuto un sacco di persone fantastiche e con tanta voglia di fare qualcosa di valido ed interessante.
    Dopo solo due mesi, dall'evento "Blog & vino: business, storie, opportunità" co-organizzato da Aristide presso il Vinitaly, evento in cui Franco ZIliani ha fatto la sua proposta, finalmente lo scorso 11 giugno hanno ufficialmente avviato la costituzione della "WBA - Wine Blog Association", il tutto si è svolto presso la splendida cantina dell' azienda Ca' del Bosco in Franciacorta.
    Personalmente ho trovato la cosa veramente interessante e quindi non posso far altro che consigliarvi di dare un'occhiatina al BlOg della neonata......wbA :-)


    L’adesione è rivolta a:

    °coloro che curano o fanno parte di una redazione di un blog dedicato al mondo del vino;
    °titolari di aziende vitivinicole e altre aziende della filiera del vino;
    °dipendenti delle medesime, che svolgono incarichi nell’area marketing-commerciale;
    °giornalisti e pubblicisti del mondo del vino;
    °liberi professionisti e consulenti marketing.

    Maggiori info sul sito della wbA
    o via email all’indirizzo :: wineblogassociation@gmail.com

    donne e vino

    A proposito di donne e vino, recentemente mi è capitato di leggere un dato molto interessante, ossia che in Italia ben il 25% delle imprese vitivinicole è gestito da donne, contro il misero 10% del resto dell'Europa.
    Beh...wow, devo ammettere che questa é una notizia di non poco interesse, considerando che solitamente é sempre stato un ruolo ricoperto dagli uomini.
    Anche l' Associazione Donne del Vino , ormai in piedi da parecchi anni, ha contribuito affinché il "vino rosa" abbia potuto conquistarsi una bella fetta della torta, coinvolgendo e promuovendo il punto di vista femminile.
    Il fatto che le donne abbiano sempre avuto un occhio di riguardo verso la qualità rispetto alla quantità, credo che ormai sia cosa assodata.
    Inoltre sembra che nel codice genetico femminile ci sia una vocazione innata per certi aspetti legati alla comunicazione, all'estetica ed alle pubbliche relazioni ma ancor di più verso i territori ed al paesaggio, difendendo i vitigni autoctoni e le esigenze della terra.
    Ho deciso, così, di andare a sbirciare ogni tanto su come e cosa propongono "le donne del vino".... chissà che non ci riservino delle belle sorprese....staremo a vedere ;-)

    foto :: mjbinut

    flamenco and bubbly


    Ormai forse si sarà capito il mio amore per le bollicine °°°°°° Ad ogni modo l'altra sera con amici, ci è capitata per le mani una bottiglia di Cava, modello assoluto di innovazione nel mondo del vino spagnolo.
    Il Cava é uno spumante metodo classico originario del Penedés, territorio che dista circa 40 km da Barcellona, e che ormai raggiunge picchi di 220 milioni di bottiglie prodotte all'anno.
    Insieme allo Champagne e ora anche al nostro Franciacorta, è il vino spumantizzato più famoso nel mondo.
    Il fatto che mi fossi trovata davanti ad un Cava spagnolo mi ha fatto pensare che bisognava assolutamente abbinarlo a delle tapas e a dei pinchos (sorta di spiedini) e così ho fatto.
    Ci siamo divertiti un sacco a fare diversi esperimenti con le tapas, le quali si prestano ad essere condite nei modi più svariati, ed un vino come il Cava ne è l'abbinamento ideale.
    Come tutte le bolle, infatti, si sposa perfettamente a qualsiasi pietanza... dall'antipasto al dolce ;-) ed offre la possibilità di cambiare gusto ad ogni boccone, ripulendo il palato ogni volta con un sorso di vino.

    spritz

    Ormai siamo alle porte dell'estate... che quest'anno non vogliono aprirsi...! sarà per questo che stò qui a pensare al caldo ... ? ...
    Ad ogni modo, quando fa caldo solitamente non si ha molta voglia di bere vino e così in alternativa, si può optare verso un freschissimo se non addirittura ghiacciato bicchierone di SpRitz.
    Per chi non lo sapesse, lo SpRitz é un drink a base di vino bianco, frizzante o meno, con l'aggiunta di acqua e al limite, una fattina di limone... maglio ancora dell'acqua, ci andrebbe il selz.
    Allo SpRitz, che é una bibita conosciutissima in tutto il triveneto, ossia da Trieste a Treviso, ci si sono aggiunte una marea di varianti.
    Uno é il Rabarbarspritz, la cui preparazione richiede del semplicissimo Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, un pochino di Rabarbaro Zucca tanto ghiaccio ed una fetta d'arancia.... dissetante!
    Un'altro invece, chiamato solitamente Brasiliano forse per il suo colore rosso, viene preparato semplicemente con del vino bianco secco a cui ci si aggiunge una spruzzata di Aperol o Campari e l'immancabile ghiaccio con fettina d'arancia.... cin°cin

    ri :: scoperte

    Strano, mi é capitato di vedere un film in pace ossia da sola senza interruzioni.
    Strano, mi é capitato di scoprire emozioni diverse .
    Strano, ho visto un film che parlava dell'Italia ma non era fatto da italiani.
    La cosa curiosa è che mi sono ritrovata a vedere tante cose con un occhio diverso, lontano, come se non le avessi mai viste prima ... come se fossi stata un'americana che vede e vive l'Italia per la prima volta, meravigliandomi di tutto ciò che di magico c'é in questa terra.
    Mi sono stupita, emozionata e meravigliata.
    Ho pianto e mi si è accaponata la pelle nel vedere la campagna toscana, nel vedere Positano, e poi ancora terre, colline, cipressi, viti e ulivi.
    La piazza del paese di Montepulciano, gli sbandieratori con i vestiti usati per le rievocazioni storiche, i mobili e i letti in ferro battuto, i pavimenti in cotto e i colori usati per affrescare le pareti.
    Ho guardato con occhi di bambina, occhi che non seguivano la storia del film sicuramente banale, sicuramente scontato, sicuramente privo di struttura ma pieno di quei particolari nella fotografia, nei costumi e nella scenografia che mostravano ciò che a noi capita di vedere tutti i giorni, ma che ormai siamo così abituati a vivere e vedere da non accorgercene più.
    Era tutto così vero che l'unica cosa che sembrava finta erano gli attori americani, non perché meno bravi dei nostri ma perchè forse visibilmente troppo emozionati dalla natura che li circondava.
    Il film é "Under the Tuscan sun" con Diane Lane e Raul Bova, l'unica cosa che posso fare é consigliare di vederlo solo ed esclusivamente per provare quest'emozione extrasensoriale o forse, ancora meglio, fare una fantastica corsa a perdifiato nella campagna più vicina e spalancare gli occhi come se fosse la prima volta, cercare il contadino per bersi un buon bicchiere di vino ed accompagnarlo con alcune fette di salame e formaggio...aah una vera goduria di primavera :-)
    Solo così si capisce il perchè tanti americani e stranieri in generale ambiscano a comprarsi casa in Italia....per poter vivere in una dimensione fantastica fatta di piaceri primari e di sensi......buon viaggio ;-)

    sparkling

    Cosa bere all'aperitivo?
    Quello che ci pare direi, anche se in effetti i vini bianchi freschi o quelli mediamente secchi, per non parlare delle bollicine ::champagne°franciacorta°prosecco°spumanti in genere:: accompagnano divinamente gli aperitivi.
    L'acidità nei vini bianchi secchi e l'anidride carbonica delle mie adorate bolle o bubbly che dir si voglia, stimolano la secrezione dei succhi gastrici e quindi predispongono a iniziare un pasto.
    ::A dire il vero potrebbero accompagnare tranquillamente quasi tutti i cibi soprattutto le euforiche ed effervescenti bollicine di uno champagne o di uno stupendo franciacorta ... ma questo é un altro discorso....
    Ma se proprio non vogliamo bere vino possiamo optare per un meraviglioso, fresco e dissetante cocktail a base di bubbly::bollicine, si chiamano sparkling e si presentano molto chic serviti in eleganti flute.
    Uno tra i più antichi e ovviamente classici é lo Champagne Cocktail, antico lo é davvero infatti nasce negli anni '20 in Costa Azzurra ed é un ottimo aperitivo tonico e non eccessivamente alcolico, si prepara mettendo nel bicchiere una zolletta di zucchero con poche goccie di angostura e si versa un pochino (1/10) di Brandy, infine lo champagne .... anche se io l'ho sperimentato con un ottimo franciacorta ed é venuto bene comunque...;-)

  • foto digitaldust
  • nonino :: un taglio femminile

    Nonino, dietro ad un nome tante donne.
    Giannola con le figlie Cristina, Antonella ed Elisabetta ....
    Quattro donne che sono un esempio non solo perchè si portano appresso un nome così importante ma perchè importanti sono.
    Credo che sicuramente il carisma, l'ingeniosità, la fantasia e l'amore per la propria terra abbiano permesso di far si che Giannola, insieme a Benito, creassero quel capolavoro che è stata prima di tutto l'Acquavite d'Uva distillando insieme buccia, polpa e succo dell'uva, per poi creare la Grappa di monovitigno distillando separatamente le vinacce dell'uva Picolit.
    E poi tutta la strada che i Nonino hanno fatto in questi 30anni di presenza sul mercato unendo insieme impresa, comunicazione e prodotto....ma soprattutto COMUNICAZIONE.
    Sempre attenta e garbata, molto curata ed innovativa come ad esempio il Premio Letterario Nonino che ogni anno porta a Percoto, piccolo paesino in provincia di Udine, personaggi di fama internazionale.
    Attenzioni che si vedono anche nella scelta delle bottiglie dove custodire la preziosa Collezzione Nonino UE cru monovitigno millesimate, realizzate ogni anno da Baccarat, Riedel o Venini....dei veri gioielli
    A questo punto, dire che Nonino senza donne non sarebbe stata la stessa cosa sia scontato...*°*°*

    mezza cantina grande bott...a

    Delusione!
    Dopo aver parlato di vino e architettura, ho deciso di farmi un giro nei siti di queste aziende per vedere come avevano veicolato
    a loro favore ( a scopo puramente promozionale ) questi grandi investimenti.
    Ovviamente mi aspettavo di trovare un bello spazio, all'interno dei siti aziendali, che parlasse dell'opera magari con qualche breve commento da parte degli architetti e sicuramente anche una carrellata di belle foto che mi facessero venire proprio voglia di visitare le cantine.
    Ora, entrando nel sito del Gruppo Mezzacorona, dopo che avevo visto le foto pubblicitarie pubblicate su "Wine Enthusiast" della Cantina Rotari, non ho trovato nulla di ciò che avrei desiderato vedere!
    La grafica poverina, le foto scarse, poche informazioni e una grande delusione.... anche perché da un'azienda di quella portata ci si aspetta una comunicazione molto più forte.
    Altra cosa invece per la cantina Petra della famiglia Moretti, opera dell' architetto svizzero Mario Botta, che anche attraverso il sito ci dimostra come far tornare a proprio vantaggio un'investimento di quella portata..... da vedere!