spritz

Ormai siamo alle porte dell'estate... che quest'anno non vogliono aprirsi...! sarà per questo che stò qui a pensare al caldo ... ? ...
Ad ogni modo, quando fa caldo solitamente non si ha molta voglia di bere vino e così in alternativa, si può optare verso un freschissimo se non addirittura ghiacciato bicchierone di SpRitz.
Per chi non lo sapesse, lo SpRitz é un drink a base di vino bianco, frizzante o meno, con l'aggiunta di acqua e al limite, una fattina di limone... maglio ancora dell'acqua, ci andrebbe il selz.
Allo SpRitz, che é una bibita conosciutissima in tutto il triveneto, ossia da Trieste a Treviso, ci si sono aggiunte una marea di varianti.
Uno é il Rabarbarspritz, la cui preparazione richiede del semplicissimo Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, un pochino di Rabarbaro Zucca tanto ghiaccio ed una fetta d'arancia.... dissetante!
Un'altro invece, chiamato solitamente Brasiliano forse per il suo colore rosso, viene preparato semplicemente con del vino bianco secco a cui ci si aggiunge una spruzzata di Aperol o Campari e l'immancabile ghiaccio con fettina d'arancia.... cin°cin

ri :: scoperte

Strano, mi é capitato di vedere un film in pace ossia da sola senza interruzioni.
Strano, mi é capitato di scoprire emozioni diverse .
Strano, ho visto un film che parlava dell'Italia ma non era fatto da italiani.
La cosa curiosa è che mi sono ritrovata a vedere tante cose con un occhio diverso, lontano, come se non le avessi mai viste prima ... come se fossi stata un'americana che vede e vive l'Italia per la prima volta, meravigliandomi di tutto ciò che di magico c'é in questa terra.
Mi sono stupita, emozionata e meravigliata.
Ho pianto e mi si è accaponata la pelle nel vedere la campagna toscana, nel vedere Positano, e poi ancora terre, colline, cipressi, viti e ulivi.
La piazza del paese di Montepulciano, gli sbandieratori con i vestiti usati per le rievocazioni storiche, i mobili e i letti in ferro battuto, i pavimenti in cotto e i colori usati per affrescare le pareti.
Ho guardato con occhi di bambina, occhi che non seguivano la storia del film sicuramente banale, sicuramente scontato, sicuramente privo di struttura ma pieno di quei particolari nella fotografia, nei costumi e nella scenografia che mostravano ciò che a noi capita di vedere tutti i giorni, ma che ormai siamo così abituati a vivere e vedere da non accorgercene più.
Era tutto così vero che l'unica cosa che sembrava finta erano gli attori americani, non perché meno bravi dei nostri ma perchè forse visibilmente troppo emozionati dalla natura che li circondava.
Il film é "Under the Tuscan sun" con Diane Lane e Raul Bova, l'unica cosa che posso fare é consigliare di vederlo solo ed esclusivamente per provare quest'emozione extrasensoriale o forse, ancora meglio, fare una fantastica corsa a perdifiato nella campagna più vicina e spalancare gli occhi come se fosse la prima volta, cercare il contadino per bersi un buon bicchiere di vino ed accompagnarlo con alcune fette di salame e formaggio...aah una vera goduria di primavera :-)
Solo così si capisce il perchè tanti americani e stranieri in generale ambiscano a comprarsi casa in Italia....per poter vivere in una dimensione fantastica fatta di piaceri primari e di sensi......buon viaggio ;-)

sparkling

Cosa bere all'aperitivo?
Quello che ci pare direi, anche se in effetti i vini bianchi freschi o quelli mediamente secchi, per non parlare delle bollicine ::champagne°franciacorta°prosecco°spumanti in genere:: accompagnano divinamente gli aperitivi.
L'acidità nei vini bianchi secchi e l'anidride carbonica delle mie adorate bolle o bubbly che dir si voglia, stimolano la secrezione dei succhi gastrici e quindi predispongono a iniziare un pasto.
::A dire il vero potrebbero accompagnare tranquillamente quasi tutti i cibi soprattutto le euforiche ed effervescenti bollicine di uno champagne o di uno stupendo franciacorta ... ma questo é un altro discorso....
Ma se proprio non vogliamo bere vino possiamo optare per un meraviglioso, fresco e dissetante cocktail a base di bubbly::bollicine, si chiamano sparkling e si presentano molto chic serviti in eleganti flute.
Uno tra i più antichi e ovviamente classici é lo Champagne Cocktail, antico lo é davvero infatti nasce negli anni '20 in Costa Azzurra ed é un ottimo aperitivo tonico e non eccessivamente alcolico, si prepara mettendo nel bicchiere una zolletta di zucchero con poche goccie di angostura e si versa un pochino (1/10) di Brandy, infine lo champagne .... anche se io l'ho sperimentato con un ottimo franciacorta ed é venuto bene comunque...;-)

  • foto digitaldust
  • nonino :: un taglio femminile

    Nonino, dietro ad un nome tante donne.
    Giannola con le figlie Cristina, Antonella ed Elisabetta ....
    Quattro donne che sono un esempio non solo perchè si portano appresso un nome così importante ma perchè importanti sono.
    Credo che sicuramente il carisma, l'ingeniosità, la fantasia e l'amore per la propria terra abbiano permesso di far si che Giannola, insieme a Benito, creassero quel capolavoro che è stata prima di tutto l'Acquavite d'Uva distillando insieme buccia, polpa e succo dell'uva, per poi creare la Grappa di monovitigno distillando separatamente le vinacce dell'uva Picolit.
    E poi tutta la strada che i Nonino hanno fatto in questi 30anni di presenza sul mercato unendo insieme impresa, comunicazione e prodotto....ma soprattutto COMUNICAZIONE.
    Sempre attenta e garbata, molto curata ed innovativa come ad esempio il Premio Letterario Nonino che ogni anno porta a Percoto, piccolo paesino in provincia di Udine, personaggi di fama internazionale.
    Attenzioni che si vedono anche nella scelta delle bottiglie dove custodire la preziosa Collezzione Nonino UE cru monovitigno millesimate, realizzate ogni anno da Baccarat, Riedel o Venini....dei veri gioielli
    A questo punto, dire che Nonino senza donne non sarebbe stata la stessa cosa sia scontato...*°*°*

    mezza cantina grande bott...a

    Delusione!
    Dopo aver parlato di vino e architettura, ho deciso di farmi un giro nei siti di queste aziende per vedere come avevano veicolato
    a loro favore ( a scopo puramente promozionale ) questi grandi investimenti.
    Ovviamente mi aspettavo di trovare un bello spazio, all'interno dei siti aziendali, che parlasse dell'opera magari con qualche breve commento da parte degli architetti e sicuramente anche una carrellata di belle foto che mi facessero venire proprio voglia di visitare le cantine.
    Ora, entrando nel sito del Gruppo Mezzacorona, dopo che avevo visto le foto pubblicitarie pubblicate su "Wine Enthusiast" della Cantina Rotari, non ho trovato nulla di ciò che avrei desiderato vedere!
    La grafica poverina, le foto scarse, poche informazioni e una grande delusione.... anche perché da un'azienda di quella portata ci si aspetta una comunicazione molto più forte.
    Altra cosa invece per la cantina Petra della famiglia Moretti, opera dell' architetto svizzero Mario Botta, che anche attraverso il sito ci dimostra come far tornare a proprio vantaggio un'investimento di quella portata..... da vedere!

    pettegolezzi vinosi

    E' da un po' di tempo che girano queste voci, su presunti acquisti di aziende vinicole da parte di personaggi molto noti del cinema americano.
    Una delle più recenti, che non è passata inosservata, é che Brad Pitt stia girovagando per le lande piemontesi ....
    Sicuramente avrà trovato di che viziarsi considerato il patrimonio enogastronomico del Piemonte !!!!

    Ma sembrerebbe che sia andato oltre ad un semplice curiosare, anzi ha espresso un sincero interesse verso qualche ipotetico possedimento di "terre da barolo"....

    In fondo il suo amico George Clooney sarebbe abbastanza vicino, essendo proprietario di una meravigliosa villa sul lago di Como, e poi un BAROLO é pur sempre un BAROLO.!
    In ogni caso a me non dispiacerebbe .... eh no, proprio non mi dispiacerebbe! ;-)

    de.gust.azio°ni

    Che pal°°le!
    Sono proprio stufa di leggere :: " note di legno antico e di cera d'api..." ° "...così nitido da carezzare l'olfatto delicatamente uvoso da avvolgere impeccabile al palato nel suo didattico equilibrio acido/morbido souplesse di un sapore del tutto assente d'amaro..." ° " ...odore di pipì di topo..." ° "...sudore di cavallo mescolato al cuoio..." ...EEEEEEH!?????
    Ma che vuol dire?
    Che schifo, passiamo dalla falegnameria alla stalla per non parlare poi degli strani vaneggiamenti di qualche pazzo mitomane!
    Ma insomma, io credo che in fondo di Vino si tratta e niente più.
    Piace o non piace.
    Certo, è vero che gli aromi ed i profumi sono strettamente legati alla composizione chimica del prodotto, come ad esempio l'acido feniletilico ci rimanda all'odore del miele, l'acetato di feniletile agli odori della rosa e del tè, l'acetato di isoamile alla banana...e via dicendo.
    Così è anche vero che queste componenti mescolate tra loro creano degli altri profumi, inoltre bisogna metterci la componente territoriale dei vitigni che in alcuni casi è fondamentale perchè conferiscono a determinati vini dei profumi e degli aromi inconfondibili, come ad esempio il vino della Rioja sa di liquirizia, o come alcuni cabernet sauvignon e merlot dell'Alto Adige che emanano profumi nettamente erbacei, o il sauvignon che sa di pipì di gatto (è vero, è proprio così). ......
    Però insomma mi pare che questi guidaioli ci marcino su un pò troppo!
    Ma chi se ne frega, dopo un po' che li senti parlare o ti senti così sfigata da non capirci niente, o ti passa la voglia di berlo... il VINO!!!