la prima volta fu con il Sossò di L.Felluga

Nel 1999 ho scoperto il vino… scoperto nel senso più ampio del termine, direi quasi che in quell’anno la mia mente si é aperta a nuovi incontri sensoriali.
Pur provenendo da una terra vinicola non ero mai stata educata ad un approccio più ampio nei confronti di questo nostro meraviglioso prodotto della terra e dell’uomo.
La folgorazione é arrivata una sera grazie ad un nostro comune amico grande appassionato e buon conoscitore di aziende del nostro territorio.
Ci portò in omaggio alcune bottiglie tra cui una bottiglia di Sossò di Livio Felluga che decidemmo di aprire.
Non appena avvicinai il naso al calice mi accorsi di quali meravigliose sensazioni possono essere percepite dall’olfatto, uno dei nostri 5 sensi che solitamente viene sottovalutato.
I sentori di spezie, di frutti di bosco, di ciliegie vennero percepiti in modo netto, si trattava solo di fermarli nella mente. Avvicinando la bocca al calice ritrovai quella sensazione di calore avvolgente che si trasformò in una morbidezza piacevolissima e ritrovai quei profumi che mi erano piaciuti tanto.
In un certo senso potrei affermare di essere stata folgorata da questo splendido vino che porta un nome così curioso ed indimenticabile.
Grazie a Livio Felluga, grande maestro dell’enologia friulana.

E::PI

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